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Flavio Bucci, il Marchese del Grillo rovinato: "Pippavo 5 grammi di cocaina al giorno, quanto ho speso"

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Caterina Spinelli
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Flavio Bucci vive e sopravvive in una casa famiglia vicino al litorale di Fiumicino. Dopo il successo come attore, la vita gli ha riserbato parecchio dolore: alle spalle due matrimoni finiti, tre figli e una mamma di 93 anni che ancora si raccomanda con lui, forse perché conosce bene quel figlio un po' ribelle: "Fiulin, comportati bene", continua a ribadire Rosa. Ma uno dopo l'altro i suoi parenti sono dovuti scappare perché "non è stato facile stare vicino all'eterno Ligabue", che, sulle pagine del Corriere della Sera, ricorda la sua carriera e quei piaceri proibiti che l'hanno rovinato: "La vita è una ed è tua, puoi farci quello che vuoi. Non ho rimpianti oppure se preferisce posso anche dirle che ne ho, tanto non potrei cambiare niente". "L'unico che tiene duro è mio fratello minore Riccardo, che mi ha salvato dall'alcol, dai sonniferi, dalla solitudine e dalla depressione - prosegue Bucci nel suo straziante racconto -. Anni fa tu attore ti sentivi parte di un mondo, sentivi di contare qualcosa". Leggi anche: Paolo Calissano, ecco com'è finito e come campa "All'epoca guadagnavo parecchio in teatro - confessa -, anche due milioni di lire al giorno e per fortuna ho speso tutto in donne, manco tanto, che me la davano gratis, vodka e cocaina. Scarpe e cravatte che non mettevo mai. Mi sparavo cinque grammi di coca al giorno, solo di polvere avrò bruciato 7 miliardi. L'alcol mi ha distrutto? Mah, ha mai provato a ubriacarsi? È bellissimo. Lasci perdere discorsi di morale, che non ho. E poi cos'è che fa bene? Lavorare dalla mattina alla sera per arricchire qualcuno? Non sono stato un buon padre, lo so. Ma la vita è una somma di errori, di gioie e di piaceri, non mi pento di niente, ho amato, ho riso, ho vissuto, vi pare poco?". Leggi anche: Il ritorno di Stefania Orlando in tv Bucci ha recitato accanto a molte leggende del cinema, tra questi Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Michele Placido e John Travolta. Tra i suoi film più famosi, La classe operaia va in paradiso di Petri, Il marchese del Grillo di Monicelli e Sogno di una notte d'estate di Salvatores. 

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