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Sonya Caleffi, l'infermiera killer è tornata in libertà: aveva ucciso 28 pazienti

Caterina Spinelli
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Sonya Caleffi è tornata in libertà. L'infermiera killer di Como ha scontato 14 anni nel carcere di Bollate, dove è stata dal 2004 fino al primo di ottobre. I giudici avevano dato alla 48enne 20 anni di reclusione, ridotti poi grazie all'indulto e alla buona condotta. La donna - secondo l'accusa - aveva ucciso 28 pazienti, tanto da essere soprannominata "l'angelo della morte". Ad uccidere le anziane vittime dell'infermiera dell'ospedale di Lecco sono state iniezioni in vena, che hanno provocato ai malati embolie e, successivamente, la morte.  Leggi anche: L'infermiera che uccise assieme all'amante i propri pazienti A processo la Caleffi è stata definita "colpevole di cinque omicidi e di due tentati omicidi". Una minoranza rispetto alle morti che l'accusa le affibbiava: Sonya avrebbe infatti ucciso 18 persone all'ospedale Manzoni di Lecco e altre 10 all'ospedale Sant'Anna di Como, ma il legame tra lei e tutte queste morti non è mai stato dimostrato. "So che è difficile, ma vorrei che adesso calasse l'oblio su mia figlia. Si è pentita, è stata curata ed è guarita. Ha scontato la sua pena", si appella Nicola, il padre di Sonya che, nel frattempo, si è sposata con un altro detenuto. 

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