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Lucia Perez, l'argentina stuprata e impalata: tutti assolti, era consenziente

Davide Locano
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Un caso, quello di Lucia Perez, che sconvolge il mondo. Si tratta di una ragazza argentina morta l'8 ottobre 2016 quando aveva solo 16 anni dopo essere stata drogata, stuprata, seviziata e impalata. La ragazza fu lasciata davanti all'ospedale di Mar del Plata, a pochi chilometri da Buenos Aires, ma i medici non sono riuscita a salvarla, riconoscendo però i terribili abusi subito. E oggi i giudici hanno stabilito che Lucia sarebbe stata consenziente. Inizialmente si era pensato a un'overdose, poi i test hanno dimostrato che la ragazza era stata vittima di terribili violenze. A trasportarla in ospedale sono stati i suoi carnefici che l'hanno prima lavata del suo sangue e le hanno messo abiti puliti per non destare sospetti. Il caso di Lucia ha indignato tutto il paese che si è mobilitato con manifestazioni e cortei. Leggi anche: 17enne stuprata da 3 marocchini: uno era il fidanzato A processo ci erano finiti il 23enne Matías Farías e il 41enne Juan Pablo Offidani, un terzo sospettato, Alejandro Alberto Masiel, è stato accusato sono di favoreggiamento. Tutti e tre sono stati assolti, Lucia considerata una drogata e oggi anche consenziente a un rapporto che era ben oltre il sadomaso, come riporta anche la stampa locale. Il caso, dunque, è diventato politico: la pm Maria Isabel Sanchez viene accusata di aver condizionato l'opinione pubblica diffondendo alla stampa i particolari dell'esame autoptico e messa sotto inchiesta. Per la povera Lucia oltre il danno anche la beffa: uccisa, stuprata e umiliata dai suoi aguzzini e da una legge che non è stata in grado di proteggerla nemmeno da morta.

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