Italiani attenti a classe energetica residenziale, troppi edifici ad alto consumo

Dati dall'indagine 'Municipium 2012' realizzata dal Censis e dalla Rur
domenica 16 dicembre 2012
Italiani attenti a classe energetica residenziale, troppi edifici ad alto consumo
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Roma, 13 dic. - (Adnkronos) - Secondo le stime dell'Unione Europea, il 42% dei consumi energetici è rappresentato dalle gestione termica degli edifici residenziali e del terziario, per questo le tecnologie che rendono gli edifici più efficienti e le certificazioni si sono diffuse in Europa già negli anni '80. Nonostante l'evidente ritardo, questi temi si stanno diffondendo anche in Italia, come confermano i risultati dell'indagine 'Municipium 2012' realizzata dal Censis e dalla Rur (Rete Urbana delle Rappresentanze), presentata oggi a Roma. Tra coloro che dichiarano di voler acquistare una casa nel 2013, ben un terzo (32,7%) ricerca un alloggio ad elevate prestazioni (A o B); per un altro terzo dei potenziali acquirenti (33,8%) la ricerca riguarda comunque un'abitazione di media efficienza; infine vi è un altro terzo che si dichiara indifferente. Nei centri cittadini più piccoli, dove i prezzi degli immobili sono meno condizionati da fattori legati alla rendita, il tema della classe energetica è centrale: la percentuale di chi è interessato alle prestazioni energetiche di un edificio qui sale al 40% contro il 25% delle città con più di 250mila abitanti. A fronte di questa dilagante sensibilità al tema, il rapporto Rur-Censis rileva che la stragrande maggioranza del parco residenziale 'usato' messo sul mercato è composto da edifici ad alto consumo energetico (classe G). Il divario di prestazioni è rilevante se si considera che oggi un'abitazione con trenta anni di età consuma in media 180-200 Kwh per mq l'anno e che un edificio nuovo di classe C consuma tra i 30 e i 50 Kwh/mq/anno.