
Per l'ambiente un 2012 di governo tecnico da decisioni deludenti

Se "da un lato il governo Monti ha contribuito a bloccare i tentativi di sanatoria che sono stati avanzati in sede parlamentare, dall'altro su questo terreno l'elettroencefalogramma è assolutamente piatto"
Roma, 28 dic. - (Adnkronos) - Il 2012 è stato caratterizzato da un anno di governo tecnico "deludente" dal punto di vista delle decisioni che riguardano l'ambiente. Lo dichiara all'Adnkronos Ermete Realacci, responsabile green economy del Partito Democratico ammettendo che se "da un lato il governo Monti ha contribuito a bloccare i tentativi di sanatoria che sono stati avanzati in sede parlamentare, dall'altro su questo terreno l'elettroencefalogramma è assolutamente piatto". Per quanto riguarda le opere pubbliche "le dichiarazioni dei ministri che si sono succeduti in questo decennio sono state identiche: grandi annunci, delibere del Cipe che si inseguono, ma nessuna politica seria per spostare risorse dalle grandi opere alla manutenzione, o per permettere ai comuni di liberarsi dal Patto di stabilità per gli investimenti che servono a mettere in sicurezza il territorio e gli edifici pubblici. Nulla su questo è stato fatto, non solo - aggiunge Realacci - ma anche una misura come quella per stabilizzare il 55% di credito d'imposta per il recupero energetico degli edifici, estendendolo alla messa in sicurezza antisismica degli edifici privati, anche questa misura non è mai passata". Eppure, sottolinea Realacci, si tratta di "misure importanti che favoriscono un'edilizia di qualità e che producono posti di lavoro". Per il prossimo anno, e per la prossima legislatura, Realacci si augura "che si stabilisca finalmente quale può essere il futuro del Paese: l'Italia è forte se scommette su qualità, innovazione e sicurezza" senza fare sempre e "solo i conti con problemi urgenti - sottolinea - costruire edifici più sicuri e che consumano meno energia significa aziende che investono in nuove tecnologie, significa materiali differenti, significa edilizia legale. Una scommessa per uscire dalla crisi puntando in avanti".
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