Le nostre scelte a tavola determinano un quinto dell'impatto ambientale
Roma, 3 nov. - (AdnKronos) - Secondo uno studio condotto dalla Union of Concerned Scientists, quello che si porta in tavola determina un quinto dell'impatto ambientale di una famiglia media. Per questo, anche in vista di Expo 2015, nasce il progetto I Feel Food, iniziativa di sensibilizzazione e informazione sull'alimentazione sostenibile, promossa da LifeGate e Fattoria Scaldasole. Per essere consumatori attenti non è necessario cambiare drasticamente stile di vita, ma è sufficiente acquistare i cibi 'giusti' e affinare le proprie abitudini alimentari. Con il biologico, ad esempio, secondo quanto emerge dall'ultimo Bioreport 2013, si guadagna di più e si crea più lavoro: il reddito netto per unità lavorativa familiare è di 51.478 euro contro i 34.294 euro delle aziende che producono in modo convenzionale. Allo stesso tempo, nel bio si spende il 14% in più per il lavoro (22.957 euro contro i 15.066 del convenzionale), semplicemente perché c'è più lavoro. (FOCUS: Sulle tavole degli italiani sempre più bio) Nelle aziende bio, spiega Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab, "c'è bisogno di più manodopera umana. Ad esempio: dato che non si passa col trattore a dare il diserbante (lavoro di una persona), ci vogliono più persone che passano a togliere le erbe infestanti". Con I Feel Food, LifeGate crea il manifesto del cibo sostenibile: 10 punti essenziali per vivere in modo più sostenibile e rispettoso il proprio rapporto con l'alimentazione. Per una dieta più sana, ricca e consapevole. I Feel Food offre anche strumenti concreti per la scelta del 'cibo giusto'. LifeGate ha selezionato e raccolto dal web tante soluzioni per scegliere ed avvicinarsi all'alimentazione più sana e consapevole: un'app per conoscere la frutta, la verdura, il pesce e le ricette di stagione, un sito web per comprare prodotti alimentari che altrimenti sarebbero sprecati, un sito e un'app per scegliere il pesce più sostenibile.