Fatturato in calo nel settore macchine per costruzioni edilizie, -1,2% nel 2013
Rimini, 7 nov. - (AdnKronos) - Nel 2013 il fatturato delle imprese del settore macchine per costruzioni edilizie è stato di 2.488 milioni di euro, in flessione dell'1,2%. A livello di singoli gruppi merceologici, le macchine movimento terra raggiungono i 706 milioni di euro, flettendo del 21% rispetto al 2012. È questa la merceologia che ha sofferto di più con l'inizio della crisi, perdendo 66 punti percentuali rispetto al 2007. Le macchine stradali con 242 milioni calano dell'11%, i macchinari per il calcestruzzo guadagnano l'11% totalizzando 420 milioni, mentre le gru a torre 47 milioni (-13%). Buona la prestazione delle attrezzature che crescono del 13%, con 241 milioni di euro, mentre le macchine per la produzione degli inerti raggiungono i 40 milioni con una perdita del 13%. Infine le macchine per la perforazione che crescono del 12%, con 760 milioni di euro. Secondo le stime di Unacea considerando la debolezza del mercato italiano ancora lontano da uno stabile recupero e la flessione del mercato mondiale, la produzione nazionale di macchine per costruzione a fine anno registrerà ancora una leggera flessione di uno o due punti percentuali. Sono i dati contenuti nel rapporto Cribis D&B-Unacea sui bilanci delle imprese del settore, presentato a Ecomondo in occasione del Construction Equipment Day. Affrontati nel corso del Construction equipment day anche i temi alla riduzione dell'impatto ambientale: “Un motore montato su una macchina per costruzioni nel 2014 secondo le attuali normative europee - dichiara Paolo Venturi, presidente di Unacea - emette circa il 95% in meno di emissioni inquinanti di un motore prodotto nel 1994. Tale rivoluzione tecnologica stenta tuttavia a tradursi in un'effettiva riduzione dei particolati nell'aria perché non si è rivelata sufficiente a costituire un incentivo alla sostituzione delle vecchie macchine, che continuano quindi a operare nei cantieri e a circolare quando immatricolate”. Unacea chiede di incentivare l'uso di macchine nuove, per esempio con l'inserimento di provvedimenti premiali nelle gare di appalto per chi utilizza macchine di ultima generazione e tecnologie che riducano l'impatto ambientale. L'associazione di categoria propone inoltre di applicare le ordinanze comunali per la limitazione all'utilizzo dei mezzi inquinanti valorizzando chi ha effettuato scelte virtuose impiegando mezzi di ultima generazione.