L'Italia ai primi posti per efficienza energetica, Avvenia mette a confronto paesi industrializzati
Roma, 19 nov. - (AdnKronos) - L'Italia è il Paese a più elevata efficienza energetica tra quelli più industrializzati. Se la media Ue del consumo finale di energia è infatti di 2,7 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) per abitante, nel Bel Paese il consumo finale pro capite è pari a 2,4 Tep, il più basso tra quelli dei Paesi con un analogo sviluppo industriale, contro i 2,7 Tep del Regno Unito, i 2,9 Tep della Francia, i 3,2 Tep della Germania, i 3,8 Tep dell'Olanda e i 9,5 Tep del Lussemburgo. A tracciare il quadro è Avvenia (www.avvenia.com), azienda del settore della white economy e dell'efficienza energetica, che sottolinea come l'Italia, con un -19% di intensità energetica primaria rispetto alla media Ue, è oggi uno dei Paesi a maggior efficienza energetica a livello mondiale. In particolare, nell'ambito del settore industriale, il cui consumo energetico in Italia è pari a 30 Mtep, l'andamento ha evidenziato un incremento tra il 1990 e il 2005 del 13% circa; ma dal 2005 al 2009 vi è stata una riduzione importante, del 27%. Quanto al settore residenziale, il cui consumo energetico è pari a 26 Mtep, il trend è stato costante, evidenziando però oggi una riduzione del consumo di energia per abitazione del 3% rispetto al decennio precedente, prevalentemente grazie alla diffusione di apparecchi elettrici meno energivori, sottolineano gli esperti di Avvenia. Anche nel settore dei servizi il consumo energetico si è dimostrato costante nel tempo e si è attestato sui 20 Mtep. Mentre in quello dei trasporti i consumi sono aumentati progressivamente fino al 2007, segnando a partire dal 2008 un'inversione di tendenza al ritmo di un 4% di riduzione annua che hanno fatto attestare il settore dei trasporti a 43 Mtep. Secondo Avvenia, il Piano d'azione italiano per l'efficienza energetica (Paee) presentato alla Commissione Europea nel 2007 ha consentito di implementare in Italia misure tra le più efficaci al mondo per il miglioramento dell'efficienza energetica e dei servizi energetici nei settori di uso finale, portando a un risparmio energetico annuale pari al 9,6% del consumo di riferimento al 2016.