Bioplastiche e fertilizzanti grazie al riciclo dei pannolini
Roma, 19 feb. - (AdnKronos) - Bioplastiche, fertilizzanti e prodotti chimici grazie al riciclo dei pannolini usati. Succede grazie a Fater AHP-R, la divisione di Fater Spa (joint venture paritetica tra Procter & Gamble e Gruppo Angelini), dedicata alla ricerca, sviluppo e commercializzazione del processo di riciclo dei prodotti assorbenti per la persona usati, ha annunciato oggi di aver firmato un accordo di partnership con Kiverdi Inc., società americana leader nelle biotecnologie, per la realizzazione di un processo che tramite gassificazione convertirà la cellulosa ricavata dal riciclo dei prodotti assorbenti per la persona usati, in prodotti a base biologica ad alto valore aggiunto. L'accordo raggiunto è parte del progetto Embraced, finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito del programma Bio Based Industry Joint Undertaken parte di Horizon 2020, un consorzio internazionale di imprese che ha l'obiettivo di creare la tecnologia per convertire materie prime seconde provenienti dal riciclo di prodotti assorbenti per la persona usati in prodotti a base biologica. Nello specifico, la tecnologia Kiverdi verrà utilizzata per realizzare un processo che tramite gassificazione convertirà la cellulosa ricavata grazie alla tecnologia unica al mondo sviluppata da Fater su scala industriale di riciclo dei prodotti assorbenti per la persona usati, in prodotti a base biologica che potranno essere utilizzati per la nutrizione delle piante, per la realizzazione di imballaggi biodegradabili e materiali per applicazioni mediche. Questa partnership, spiega Giovanni Teodorani Fabbri, General Manager della Fater AHP-R la divisione dedicata alla sostenibilità ambientale della Fater Spa, "consentirà di compiere ulteriori progressi nello sviluppo della nostra tecnologia per il riciclo dei prodotti assorbenti per la persona usati. Crediamo fermamente nei principi dell'economia circolare e utilizzando l'esperienza unica acquisita da Fater AHP-R nel trattamento e riciclo di questa tipologia di rifiuti, siamo in prima linea per realizzare una bioraffineria unica nel suo genere, in grado di trattare i prodotti assorbenti per la persona usati e convertirli in bioprodotti ad alto valore aggiunto". "Questo - conclude Teodorani Fabbri - consentirà di ottenere chiari vantaggi ambientali come l'eliminazione dell'invio di questa tipologia di rifiuti in discarica o negli inceneritori ma anche economici, stimolando la competitività dei prodotti a base biologica rispetto a quelli a base fossile utilizzati in tutta Europa introducendo nuova materia prima nella catena del valore della bioeconomia, creando nuove opportunità di business per grandi aziende e piccole e medie imprese e promuovendo la trasformazione degli operatori che si occupano della gestione dei rifiuti in attori fondamentali dell'economia biologica e circolare".