Premiata a Washington la ricerca italiana in Nord America
Roma, 15 nov. - (Adnkronos) - Nanotubi di Dna capaci di costruirsi e modificarsi da soli al variare di fattori esterni, utilizzo dei satelliti e delle loro immagini per prevenire disastri e monitorare lo scioglimento dei ghiacciai, sensori per il dosaggio personalizzato di farmaci anti tumorali in grado di ridurre i rischi della chemioterapia, lo studio del comportamento del mieloma multiplo in assenza della proteina 'Robo1', un nuovo linguaggio per connettere fra loro oggetti e intelligenza artificiale. Sono i progetti di cinque giovani italiani vincitori degli Issnaf Awards 2019. I premi sono stati consegnati presso l'Ambasciata d'Italia a Washington nell'ambito dell'Annual Event dell'Italian Scientists and Scholars of North America Foundation, la fondazione, attiva da 11 anni, che riunisce 4.000 scienziati italiani che lavorano in Usa e Canada. I cinque premi tematici sono andati a Francesco Restuccia per il Mario Gerla Award for Young Investigators in Computer Science; Andrea Idili per l'Ibm-Bio4Dreams Award for Research in Medicine, Biosciences and Cognitive Science; Giada Bianchi per il Paola Campese Award for Research on Leukemia; Elisa Franco per il Franco Strazzabosco Award for Young Engineers, e Pietro Milillo per l'Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics. A loro si aggiunge il nanoscienziato Mauro Ferrari, presidente e Ceo dello Houston Methodist Research Institute in Texas e che dal 2020 sarà presidente del Consiglio europeo della Ricerca (Erc): si è aggiudicato il Life Achievement Award, il riconoscimento alla carriera. "L'annuale riunione dell'Issnaf, che cade quest'anno nel 500esimo anniversario di Leonardo, ci offre l'opportunità di celebrare la creatività e l'ingegno italiani - dichiara l'ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti Armando Varricchio - Eredi del genio del Rinascimento e homo universalis per eccellenza, i tanti ricercatori e scienziati italiani in Nord America rappresentano un ponte ideale tra Italia e Usa. La loro dedizione, il loro impegno ed i loro successi, costruiti in un dialogo costante con colleghi americani e non, sono i pilastri del futuro dei nostri Paesi". Questi i progetti vincitori. Al ricercatore calabrese Francesco Restuccia va il Mario Gerla Award for Young Investigators in Computer Science per il progetto che consiste in una radio in grado di comprendere e distinguere, tramite l'intelligenza artificiale, le forme d'onda degli oggetti connessi e rendere così le reti wireless più efficienti, autonome e sicure, facendo evolvere il modo in cui smartphone, elettrodomestici e altri dispositivi tecnologici comunicano tra di loro. Al romano Andrea Idili va l'IBM-Bio4Dreams Award for Research in Medicine, Biosciences and Cognitive Science per aver ideato sensori elettrochimici fatti con fili d'oro e modificati con Dna, capaci, una volta impiantati attraverso sottilissime cannule, di segnalare in tempo reale il dosaggio di farmaco antitumorale nel sangue con una precisione altissima. Una scoperta che, una volta applicata sull'uomo, promette di ridurre drasticamente i rischi di sotto o sovra-dosaggi di farmaci nelle chemioterapie. Alla toscana Giada Bianchi il Paola Campese Award for Research on Leukemia per il progetto che punta a capire come sconfiggere il mieloma multiplo, un tumore che colpisce le plasmacellule, cellule del sistema immunitario, togliendo un importante pezzo: la proteina 'Robo1'. Elisa Franco, nata a Gorizia, ha vinto il Franco Strazzabosco Award for Young Engineers con il progetto legato ai nanotubi, microscopici 'spaghetti' di Dna che potranno diventare i mattoncini alla base di bio-sensori e circuiti: sono auto-assemblanti, quindi più semplici da costruire rispetto agli odierni componenti presenti nelle nanotecnologie, che hanno bisogno di spazi totalmente sterili e macchinari complessi per essere creati. Molte le applicazioni possibili, dalle nanotecnologie alla programmazione cellulare. Il barese Pietro Milillo ha ricevuto l'Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics per il progetto che punta a utilizzare le costellazioni di satelliti Synthetic Aperture Radar (Sar) per migliorare la comprensione dei fenomeni di base del pianeta, oltre a facilitare un'efficace risposta ai disastri naturali. Ha applicato il suo monitoraggio satellitare al ponte Morandi, crollato a Genova nell'agosto del 2018, notando come un'attenta analisi dei dati satellitari dimostrava deformazioni e spostamenti nella struttura già negli anni precedenti il disastro. A Mauro Ferrari, presidente e amministratore delegato dello Houston Methodist Research Institute in Texas, si è aggiudicato il Life Achievement Award, riconoscimento alla carriera. Ferrari, scienziato delle nano tecnologie di fama internazionale, è stato designato nel maggio 2019 come prossimo presidente del Consiglio europeo della Ricerca (Erc), la principale agenzia di finanziamento della ricerca della Ue. Fondata nel 2008 su iniziativa di 36 scienziati e accademici, fra i quali 4 premi Nobel, con 4mila affiliati e un network che raggiunge gli 8mila contatti, Issnaf rappresenta la più vasta rete di ricercatori e studenti italiani in Nord America. La fondazione è in grado di mettere in contatto oltre 300 centri di eccellenza dalla ricerca all'accademia e ha sostenuto oltre 80 borse di studio negli ultimi 3 anni, in collaborazione con istituzioni italiane, statunitensi e canadesi.