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Il governatore della Puglia firma la carta Spreco Zero di Last Minute Market

Vendola: "Contenti di partecipare alla lotta contro lo spreco"

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Roma, 16 gen. - (Adnkronos) - Il governatore della Puglia Nichi Vendola firma la carta Spreco Zero di Last Minute Market entrando così nel vasto movimento europeo di pubblici amministratori uniti nella lotta contro gli sprechi alimentari, idrici ed energetici aderendo al decalogo di buone pratiche che in Italia raggruppa un migliaio di Comuni, tra cui Milano, Torino, Bologna, Venezia, Trieste e i 64 Comuni virtuosi, oltre alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. La firma è avvenuta oggi a Roma nella sede di rappresentanza della Regione Puglia. Promossa dal presidente di Last Minute Market Andrea Segrè, coordinatore della Task Force Modelli per la riduzione dello spreco alimentare del ministero dell'Ambiente, nell'ambito della campagna europea "Un anno contro lo spreco" con il festival Trieste Next, la Carta impegna i pubblici amministratori che la sottoscrivono a sostenere tutte le iniziative che recuperano, a livello locale, i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo la filiera agroalimentare per redistribuirli gratuitamente a categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo, e a istituire programmi e corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia. In questo modo Carta Spreco Zero permette di attuare concretamente le indicazioni contenute nella Risoluzione del Parlamento europeo approvata nel gennaio 2012, con l'obiettivo di abbattere del 50% lo spreco alimentare entro il 2025 e di istituire l'Anno europeo contro lo spreco. La firma di Carta Spreco Zero ha offerto l'occasione per diffondere i dati aggiornati sullo spreco alimentare nella Regione Puglia Rilevazioni di Last Minute Market - Università di Bologna hanno registrato nella filiera agroalimentare pugliese uno spreco rilevante per le coltivazioni rimaste in campo nel 2012, pari complessivamente a 70.609.350 quintali, ovvero il 4,14%, il doppio circa della media nazionale (61.337.100 quintali per l'ortofrutta e 9.272.250 quintali per i cereali). Ammonta a 25.516 tonnellate lo spreco di cibo nella catena della distribuzione pugliese, ripartita fra 11.900 tonnellate nei negozi al dettaglio, 11.169 tonnellate nei supermercati, 2070 tonnellate negli ipermercati e 377 tonnellate nei cash&carry. Per quanto riguarda lo spreco domestico in Puglia, quello settimanale pro capite ammonta a 2,46 euro, poco al di sotto della media nazionale di 2,71 euro. Le cause principali sono legate in Puglia a "ho cucinato troppo cibo" e "calcolo male le cose che servono", risposte che registrano un'incidenza più alta rispetto alla media italiana (22,4% contro il 13,3 e il 18,6 contro il 13,2 rispettivamente). Confrontando la distribuzione delle tipologie di provvedimenti suggeriti dagli intervistati, per ridurre lo spreco domestico, emerge - rispetto al dato nazionale - un travaso da una tipologia molto interventista, in favore della tassazione e del rincaro del cibo (che in Puglia si attesta al 6,4% contro l'11,7% nazionale) ad una invece molto pragmatica che individua soluzioni allo spreco alimentare aumentando la libertà di scelta del consumatore di fronte allo scaffale (17,5% in Puglia contro il 10,4% in Italia). "Lo spreco è uno dei problemi, quasi paradossale dei nostri tempi perché è l'altra faccia della medaglia, e cioè della penuria. Lo spreco e la penuria. E' come se vivessimo in una società bulimica e anoressica contemporaneamente. Per questo noi oggi siamo veramente felici di entrare dentro questo campo di battaglia, dentro la lotta contro lo spreco alimentare con la consapevolezza che dalla crisi si può uscire migliorando gli stili di convivenza, di produzione, di consumo. Ecco questo è il punto di vista politico principale della sperimentazione che sta compiendo Andrea Segrè". Così il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, in occasione della firma del decalogo Carta Spreco Zero insieme con Andrea Segrè presidente di Last Minute Market. Vendola ha sottolineato come lo spreco riguardi tutto, il territorio, l'acqua, l'energia, il cibo. La lotta contro lo spreco, aggiunge Vendola, "è una lotta positiva verso un altro modello di tutela, organizzazione e valorizzazione di beni fondamentali. Lo spreco del cibo stride in modo particolare con le immagini delle mense dei poveri che di anno in anno si triplicano come lunghezza e che hanno visto cambiata profondamente la tipologia di chi si mette in coda. Oggi le mense dei poveri si occupano anche di una parte rilevante di ceto medio. La lotta contro lo spreco, mentre ci avviamo a Expo 2015, è un modo intelligente di fare un percorso di riconversione dei nostri modelli di organizzazione sociale, di produzione e di distribuzione, di consumo". Nel corso della conferenza stampa, il Presidente Vendola ha voluto ricordare il principio del "Chi spreca paga", cuore di un parere sulla governance dell'acqua affidatogli dal Comitato delle Regioni e approvato alla unanimità da tutte le istituzioni locali europee. Lo spreco, conclude Vendola, "è una diseconomia globale che va sanzionata e penalizzata. Questa è stata la logica che mi ha guidato. Vorrei sottolineare infine che tutti gli interventi di riqualificazione urbana sperimentati in Puglia hanno al centro il tema del recupero energetico, dell'efficientamento energetico, della lotta contro lo spreco di energia. Questo significa inquinare di meno e risparmiare sulla bolletta".

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