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Monti aveva promesso redditi e patrimoni dei ministri on line. Nessuno l'ha fatto

Operazione trasparenza già naufragata: quei dati servivano prima del varo di leggi e decreti

Franco Bechis
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Questo è tutto ciò che il sito Internet di palazzo Chigi racconta a più di un mese dalla sua nomina della biografia del presidente del Consiglio, Mario Monti: “Nato il 19 marzo 1943 a Varese, il 9 novembre 2011 è nominato senatore a via dal presidente della Repubblica”. Si dirà che più sobria di così non si poteva scrivere una biografia, e potrebbe essere un complimento. Per altro della maggiore parte dei ministri e sottosegretari del governo manca qualsiasi riferimento biografico, nemmeno limitato al curriculum. Molto sobri tutti. Ma si potrebbe dire in altro modo: assai poco trasparenti.Promessa mancata, Il giorno stesso della presentazione della manovra che incideva pesantemente nelle tasche di quasi tutti gli italiani, Monti promise:«Per i membri del Governo ci sarà un criterio di trasparenza a livello delle migliori pratiche internazionali, e abbiamo deciso di ispirare le nostre dichiarazioni patrimoniali al principio di non dichiarare solo quello che prevede la modulistica attuale ma di dichiarare per intero i patrimoni». Ottimo proposito, ma queste informazioni servono quando un governo si insedia, per rendere trasparenti i suoi atti. Sapere a cose fatte che l'autore di questo o quel provvedimento magari aveva un pacchetto di azioni consistente che ne avrebbe beneficiato, è inutile. Sappiamo poco delle biografie dei ministri, dei loro patrimoni ancora nulla nonostante l'impegno formale del premier.. Il povero Braga Nel caos informativo del governo Monti brilla ancora la stella di Franco Braga, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. E' stato al momento l'ultimo del governo a giurare (manca ancora il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura che sembra prendersela assai comoda). La sua incertezza era ben comprensibile. Franco Braga è ingegnere, professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni. Vero che due braccia sono sempre utili all'agricoltura, ma in un governo dei tecnici lui è un pesce fuor d'acqua. Tecnico sì, ma di tutt'altra materia e del tutto ignorante di questioni agricole. Siccome esiste un supertecnico dell'Agricoltura, che si chiama Francesco Braga, è sembrato chiaro il caso di omonimia. Ma tutti hanno fatto finta di niente, mettendo l'uomo giusto al posto sbagliato. A palazzo Chigi però hanno fatto un'altra gaffe: sul sito internet del governo, il nome di Braga è annerito come tutti quelli che dispongono di curriculum. Basta un click, et voilà, altro scambio di persona. Braga c'è, ma al posto del suo curriculum appare quello di Giulio Terzi di Santagata, ministro degli Esteri. Quasi una commedia delle beffe…

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