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Sanremo, Fazio esclude Al Bano E lui s'infuria: "Me ne vado nell'ex Urss"

La protesta del cantante pugliese: Macché qualità hanno scelto la popolarità dei volti tv

Lucia Esposito
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Fabio Santini A Sanremo non li hanno voluti. Ma adesso gli esclusi le cantano a Fabio Fazio e alle sue discutibili scelte artistiche nel settore dei Big che il presentatore di “Che tempo che fa” giustifica così: «I giovani sono un rischio per gli ascolti? Forse, ma agli ascolti non ci voglio pensare... mi basta non battere me stesso». Il più arrabbiato è Al Bano: «Non condivido le parole di Fazio sulla qualità. Come hanno potuto scartare due pezzi fantastici, scritti per me, uno da mia figlia Cristel, uno dal grande Di Pasquale, in arte Depsa? Evidentemente hanno deciso che il privilegio della mia presenza al Festival non mi toccasse stavolta. Il venerdì per Sanremo Story? A me il Festival piace viverlo in gara, sentendo il prurito della sfida sulla pelle. Vorrà dire che accetterò di andare in tournèe nell'ex Unione Sovietica». Nesli, il fratello di Fabri Fibra che sembrava sicuro all'Ariston, ha deciso di prenderla con filosofia. «Mi hanno escluso da Sanremo 2013? Peccato, avevo già messo il frac. Ora mi tocca toglierlo». E infatti se l'è letteralmente tolto, postando su Facebook e Twitter una sua foto come mamma l'ha fatto. Mogol, l'altra metà di Lucio Battisti, il più celebrato dei nostri autori, ha scritto due pezzi per un insolito connubio artistico: Bobby Solo con i Tazenda, per la prima volta assieme al Festival. Esclusi. E reagendo non senza sarcasmo, l'autore dichiara: «Ma quale qualità, ha prevalso... la popolarità... comunque un giudizio artistico compiuto lo darò dopo aver ascoltato le canzoni in gara. Certo, vedo molti ragazzi dei talent show e pochi grandi artisti».  Donne fuori Le donne dai nomi noti sono state tutte escluse: Paola Turci, Anna Oxa, Ornella Vanoni, Irene Grandi, Fiorella Mannoia, Antonella Ruggiero. «Non mi va di fare commenti», dichiara l'ex voce solista dei Matia Bazar. «Penso solo alla mia musica», un silenzio che vale più di mille parole. Senza contare che tra gli uomini si sono visti sbattere la porta in faccia Gino Paoli, Morgan e Mario Biondi. Baudo, che di Festival ne ha siglati a grappoli come conduttore e direttore artistico, preferisce fare il diplomatico: «Quando non si è dentro l'arena si fa lo spettatore, non il critico. Faccio a tutti un grande in bocca al lupo».  

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