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Michele Santoro, Carlo Freccero studia il ritorno in Rai: cosa temono i leghisti

Gino Coala
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Nella Rai del cambiamento, dove di mutamenti per il momento non se ne vedono, il nome di Michele Santoro produce lo stesso effetto del famoso confetto Falqui del Carosello degli anni '60. Basta la parola per scatenare la polemica. E che polemica. Ad alcuni parlamentari della Lega è bastato raccogliere in Transatlantico, il salone dei passi perduti della Camera, la voce secondo la quale Santoro sarebbe pronto al gran ritono su Rai Due, per giunta al timone di un programma, «Popolo Sovrano», partito malissimo e destinato al tramonto grazie anche all' inefficace conduzione di Alessandro Sortino, per attaccare Carlo Freccero. Apriti cielo. Leggi anche: Renzi, uragano Freccero a Raidue: fa fuori anche il conduttore testimonial di Matteo e anti-grillino Dalla seconda rete della Rai si sono prontamente attrezzati per far sapere a tutti che Freccero ha incontrato Santoro recentemente, ma non ci sono accordi sul tavolo per il ritorno del giornalista su Rai Due o progetti concreti in partenza, né si è mai parlato del talk «Popolo Sovrano». Caso chiuso dunque? Niente affatto. Secondo la Lega, invece, che ha presentato un' interrogazione sul tema, il giornalista sarebbe la persona «individuata» per risollevare le sorti del programma di approfondimento, lanciato da Freccero, o per proporre un format simile. Il direttore di rete, dopo gli ascolti non brillanti delle prime puntate, ha già fatto qualche modifica alla trasmissione guidata da Sortino e starebbe pensando a nuovi interventi. «Chiediamo alla Rai non solo se queste notizie sono semplici indiscrezioni ma anche a quanto ammonterebbe l' eventuale compenso riconosciuto al giornalista per la nuova versione di «Popolo sovrano» che, a detta di Freccero potrebbe superare le disastrose cifre Auditel, o per la conduzione di un nuovo programma sostitutivo», afferma Paolo Tiramani, capogruppo della Lega nella bicamerale. E la richiesta di chiarire sul compenso che sarebbe destinato al giornalista arriva anche dal Codacons: «La Rai farebbe bene a confermare la notizia relativa al possibile ritorno di Santoro in Rai rendendo pubblici tutti i dettagli di un eventuale contratto siglato col giornalista», scrive il presidente Carlo Rienzi, «non vorremmo si verificasse un nuovo caso Fabio Fazio, con compensi abnormi e spropositati tra cachet e diritti di format, a totale svantaggio della rete e dei cittadini che pagano il canone». E in Rai, come raccontato da Libero ieri, del caso del compenso di Fazio si discute eccome. Su un punto, però, è difficile fare polemica. Freccero e Santoro si conoscono da una vita, durante la quale hanno fatto pure un pezzo di strada insieme. Erano gli anni a cavallo tra la fine dei '90 e l' inizio dei 2000, in piena epoca berlusconiana, quando la Rai Due di Freccero, si sempre lui, venne presa di mira dal centrodestra per i programmi ritenuti faziosi in onda sul canale, fino al celebre «editto bulgaro». Tra i conduttori di punta di quella Rai Due c' era Michele Santoro, che ora, secondo i parlamentari della Lega in Vigilanza, potrebbe tornare alla corte di Freccero, per riproporre quel connubio: forse di nuovo come frontman sullo schermo, o forse da consulente o produttore come nelle sue ultime uscite sulla tv pubblica. di Enrico Paoli

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