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Che tempo che fa, Fabio Fazio da Macron: cos'è stato costretto a pagarsi per di non rischiare il licenziamento

Giulio Bucchi
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Chi ha pagato il biglietto d'aereo per Parigi a Fabio Fazio, consentendogli di volare in Francia per intervistare Emmanuel Macron? La polemica può apparire residuale ma esprime al meglio lo stato di caos in cui versa in Rai il suo Che tempo che fa, il programma della domenica sera di Raiuno schiacciato da ascolti piuttosto deludenti e, soprattutto, polemiche politiche pesantissime. Lega e M5s, e in generale il centrodestra con Giorgia Meloni scatenata, non hanno fatto mancare le critiche per l'intervista "zerbinata" di Fazio al presidente francese, forse il più violento avversario di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Leggi anche: La Littizzetto in onda così. Come deride in diretta Fazio per l'intervista a Macron Almeno su un punto, però, Fazio ha voluto difendersi anche alla luce dei siluri già partiti sul suo maxi-stipendio. In diretta, chiacchierando con gli ospiti Paolo Mieli e Carlo Cottarelli, ha spiegato: "Alla Rai non costa niente, i biglietti aerei me li sono pagati io". Si tratta di circa 3mila euro "per 4 persone andate e tornate da Parigi in giornata" e "anticipati dalla produzione di Che tempo che fa", scrive Repubblica sottolineando come "a Viale Mazzini non verrà chiesto alcun rimborso". C'è da dire che Fazio è pure produttore di Che tempo che fa, con la sua Officina di cui è proprietario al 50%. Uno strano caso di conflitto d'interessi che perlomeno in qualche caso può risultare utile. 

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