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Mahmood in Israele, imbarazzo in eurovisione: "Ora c'è il ramadan, come fai?". Islam, il disastro in diretta

Giulio Bucchi
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Una figura imbarazzante all'Eurovision song contest 2019. Protagonista un giornalista e "vittima" Mahmood, il vincitore del Festival di Sanremo e rappresentante dell'Italia all'ex "Eurofestival" iniziato martedì in Israele. In conferenza stampa, prima domanda all'interprete di Soldi: "Ovviamente sappiamo che tuo padre è egiziano e che nella tua canzone c'è una frase in arabo. Quindi come ti senti ad essere qui in Israele come ragazzo per metà egiziano che canta in arabo?". Risposta pacata di Mahmood, nato e cresciuto a Rozzano, periferia sud di Milano: "Sono italiano al 100%. Ho sempre vissuto con mia madre, quindi mi sento un cantante italiano in Israele". Leggi anche: "Ogni giorno, un ragazzo gay...". Barbara D'Urso, la lezione a Mahmood Un déjà-vu, visto che già dopo Sanremo aveva dovuto ricordare a un giornalista (italiano) di essere stato in Egitto "solo due volte, in estate". Ma il giornalista non si arrende e incalza: "Adesso c'è il Ramadan. Mi domando se anche tu partecipi al Ramadan e come fai?". Mahmood sgrana gli occhi: "No, non partecipo. Sono cristiano". Musica linguaggio universale? Forse non per tutti. European "press", please stop with the stupid questions at the Eurovision press conferences. The year is 2019 - maybe think harder in advance about what you're asking and be more considerate? pic.twitter.com/Tg22Uf3fya— Milano 2020! / Anke, Danke (@NorthernWhinger) 14 maggio 2019

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