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Che tempo che fa, Fabio Fazio stracciato da Barbara D'Urso: la domenica sera da incubo di Rai 2

Davide Locano
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Che tempaccio che fa per Fabio Fazio. Non è una nuvoletta fantozziana, ma una bufera, anzi un' alluvione che lo sta facendo sprofondare. Il suo programma Che tempo che fa, con il seguito Che tempo che fa - Il Tavolo, su RaiDue è in caduta libera, capace di perdere un punto percentuale in sole due settimane, passando dalla media dell' 8,35% della prima puntata, al 7,65 della seconda fino al 7,4% di due sere fa (7,6 la prima parte, 7,2 la seconda). Il dramma ulteriore è che, oltre al crollo dello share, il programma perde spettatori in senso assoluto (ieri la prima parte era sotto il milione e 800mila) e si piazza fuori dal podio, in quarta posizione, dietro la fiction Imma Tataranni su RaiUno (ancora un boom con il 22,9%), un' esplosiva Barbara d' Urso col suo Live - Non è la d' Urso su Canale 5 alla migliore performance stagionale con il 13,9%, e perfino dietro il film su Italia 1 Fast & Furious 8 che tocca l' 8,7%. Fazio is Furious potrebbe essere il titolo azzeccato della nuova puntata del programma... Leggi anche: Che tempo che fa, sparata indecente di Rula Jebreal contro i sovranisti FLOP E TOP Per capire il flop di Che tempo che fa e l' exploit della d' Urso, in grado di doppiarlo, bisogna tenere conto, in primo luogo, del rispettivo parterre di ospiti. Wonder Barbara (come si è autodefinita ironicamente in uno spot) può piacere o non piacere, ma sa come essere pop, invitando ad esempio Asia Argento a parlare del tema stracult dello sfratto di Morgan, o Alba Parietti a battibeccare con Francesca De André, e ancora raccontando la storia di una ex suora diventata pornostar. Fazio aveva nell' ordine in studio (fate una prece e recitate amen): David Sassoli, presidente del Parlamento europeo (lo guardi, e ti viene la tentazione di cambiare canale; lo senti e cambi canale); il grigio John Turturro a presentare il film su Jesus Quintana (chi?, si chiedeva lo spettatore) e a non capire mezza battuta di Fazio; Roberto Saviano a parlare di una vicenda seria, per carità, la morte della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, ma non certo in grado di risollevare gli ascolti e il morale, il tutto intervallato dall' intervento del comico Alessandro Siani, che a stento faceva ridere se stesso. Evidentemente c' è un problema legato al format e a chi lo conduce. Non è più questione di canale, se cioè Che tempo che fa andrà in onda su RaiUno, RaiDue o RaiTre, perché sono il programma stesso e Fazio a suonare bolsi, stanchi, con quell' aria respingente di déjà-vu. Ma a ciò, nella fattispecie in questo inizio di stagione, si aggiungono altri due fattori. Il primo è l' elemento donna. L' impressione, a guardare la programmazione, è che la Domenica sia Femmina, il giorno della Signora, e le donne la facciano da padrone per tutta la giornata. DONNE AL POTERE Nel pomeriggio impazzano la Venier e la d' Urso (ieri rispettivamente al 18,8% e al 16,3% con Domenica In e Domenica Live); a sera, infuria il ciclone Tataranni e il turbine d' Urso (con uno studio stracolmo di donne). I maschietti guardano a distanza. Il secondo elemento è il fattore Leggerezza, il pop che trionfa sullo snob, o il "barbarismo" (nel senso dello stile Barbara d' Urso) che vince sulla "faziosità" (leggi stile di Fazio). Alla domenica sera i telespettatori hanno bisogno di distendersi, se possibile di sorridere e di far arieggiare il cervello, e non di impegnarsi, di intristirsi o di sentirsi i predicozzi moraleggianti di un Saviano o di un Gino Strada. Orsù, la domenica anche il Signore si riposò. E, come diceva Aldo Palazzeschi, lasciatemi divertire. di Gianluca Veneziani

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