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Enrico Mentana a Verissimo, toccante rivelazione su Lamberto Sposini: "Il pensiero laterale, sta sempre qui"

Davide Locano
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Un ospite irrituale, per Verissimo e Silvia Toffanin. Nello studio di Canale 5, ospite nella puntata di sabato 14 dicembre, ecco Enrico Mentana, il direttore del TgLa7, il quale si racconta a tutto tondo, almeno stando alle anticipazioni filtrate alla vigilia della messa in onda. Il direttore ha parlato della sua famiglia, ricordando che "mia mamma, a causa delle persecuzioni contro gli ebrei, è stata nascosta con la sua famiglia per due anni in un granaio in montagna, ma ci ha preservato non raccontandoci nulla di quello che le era successo. Tutto questo, però, l'ha resa una donna di grande bontà e il suo ricordo è ancora struggente". Dunque, sui figli: "Cerco di essere un padre adeguato alle loro aspettative. Sono quattro e tra il primo e l'ultimo ci sono 20 anni di differenza, ma sono tutti accomunati dalla mia passione per l'Inter. Spero di avere anche il grande piacere di diventare nonno". Leggi anche: Verissimo, le bombe di Ilaria D'Amico portano la Toffanin in orbita La Toffanin, dunque, indaga sul suo carattere, giudicato spesso piuttosto fumantino, si pensi ai celebri fuorionda dei suoi telegiornali. La risposta di Mentana è sincera, schietta: "L'informazione è basata su tempi incalzanti e non si possono lasciare momenti morti per la sciatteria di qualcuno. Non è tollerabile che la noncuranza di qualcuno metta a repentaglio il lavoro di tutti. Nel privato professionale, però è raro che mi arrabbi", sottolinea. Particolarmente toccante il passaggio in cui parla del suo rapporto con Lamberto Sposini, più che un collega un amico, sin dai tempi del Tg5: "È stato un alter ego per lungo tempo e ci vogliamo molto bene. Il fatto che non sia stato e che non stia bene è un pensiero laterale che è sempre qui". Per ultimo, la Toffanin chiede a Mitraglietta dove si vede tra vent'anni, il quale di anni oggi ne ha 64: "Non è pensabile continui a fare tutte le cose che faccio ora. Quando vedrò che non sarò più adeguato, quando le ruggini del tempo mi renderanno meno performante, diminuirò le cose da fare e mi occuperò solo di far crescere in questo mestiere i giovani", conclude il direttore.

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