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E' morto Michael Jackson. Web in tilt

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I fan: ucciso dai farmaci. Si cerca il medico

Dario Mazzocchi
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Il Re del pop è morto. Michael Jackson si è spento a Los Angeles, ucciso da un arresto cardiaco che l'ha colpito mentre si trovava nella sua villa e non gli ha lasciato scampo. Ma le ore del cordoglio sono accompagnate anche da molti dubbi e punti bui sulla scomparsa del cantante. Le ultime ore - Negli ultimi mesi Jacko era ridotto a uno scheletro: da aprile aveva iniziato a perdere drasticamente peso. Potrebbe essere stato l'abuso di farmaci, a stroncarlo. A descrivere il suo malore ai media è stato il fratello Ramsy: «E' crollato per terra all'improvviso». Venerdì l'autopsia: ma per gli esami tossicologici potrebbero volerci settimane. I soccorritori, appena giunti sul posto, hanno constatato che il suo cuore aveva già smesso di battere. Una situazione clinica disperata, perché dopo 5 minuti senza ossigeno il cervello subisce danni irreparabili. Nonostante le manovre, Jackson non ha mai ripreso conoscenza e alle 12.21 ora locale, è stato dichiarato morto dai medici dell'ospedale Ucla Medical Center di Los Angeles. "Ucciso dai medici" - I famigliari non hanno nascosto la loro rabbia, accusando direttamente i medici di essere colpevoli della morte di Jackson che sarebbe avvenuta per una overdose di Demerol, un potente antidolorifico derivato della morfina, capace di provocare arresti respiratori e cardiaci. Le ultime indiscrezioni che giungono dalla California dicono che l'unità anticrimine della polizia di Los Angeles voglia interrogare il medico della star e che sia sulle tracce del dottore, quasi “scomparso” dopo il decesso.  Una vita sotto i riflettori - Michael Jackson avrebbe compiuto 51 anni tra un mese, e tra pochi giorni avrebbe dovuto iniziare il tour europeo che l'avrebbe riconsegnato alle scene dopo anni di buio. Chi lo aveva visto, in questi mesi, ha avuto una pessima impressione: Michael era pelle e ossa, aveva subito un dimagrimento eccessivo. Era ridotto a uno scheletro. Personaggio molto discusso, dalla bizzarra vita privata, al centro di scomode vicende giudiziarie, l'America aveva messo Jackson sotto i riflettori dall'età di cinque anni, quando ancora bambino cantava nei Jackson Five, la band di famiglia. Poi vennero gli anni del successo da solista, planetario e ineguagliabile, con record di vendite che oggi sembrano impossibili anche solo da avvicinare come quello di Thriller (1982), tuttora l'album più venduto della storia con i suoi oltre 104 milioni di copie. La scomparsa della popstar ha letteralmente bloccato gli Usa: la community online di Twitter è andata in tilt. Non era accaduto nemmeno con la crisi iraniana.

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