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Napoli rivive Pulcinella

con le coreografie Usa

Albina Perri
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Pulcinella parla americano. La maschera napoletana per eccellenza ha affascinato la coreografa americana Karole Armitage, celebre per i movimenti coreografici creati per Michael Jackson, Madonna e Merchant Ivory, che su Pulcinella ha costruito una performance intrisa di commedia dell'arte all'italiana. In sessanta minuti, senza intervallo, il personaggio napoletano viene ridipinto con mille colori in molteplici interpretazioni che danno il la a “Made in Naples”, lo spettacolo di danza presentato in “prima” assoluta al Napoli Teatro Festival Italia. Armitage ha scelto la città del Vesuvio per la sua nuova creazione e, per far ciò, vi ha soggiornato per alcuni mesi. In scena dieci Pulcinella della Compagnia Armitage Gone! Dance, compreso Noa Buck, un bimbo di soli due anni e mezzo figlio della danzatrice Megumi Eda, dalle movenze di una marionetta in miniatura in perfetta liaison con gli adulti del gruppo. Dodici sono i quadri che si susseguono con ironica continuità: dalla scena delle marionette manovrate dall'abilità e dalla leggerezza dei ballerini, al duetto tra un gallo e una gallina di rosso vestiti, dallo show del gruppo punk (in linea con lo stile di “ballerina punk” della stessa Armitage), a quello di una coppia di asinelli, per finire con il girotondo corale dei Pulcinella, simbolo dell'inconscio collettivo. Myriam Dolce

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