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Ricavi, Sky supera Mediaset

Calabrò boccia la tv italiana

Francesco Specchia
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Storico sorpasso delsatellite sulla tv commerciale. Sky supera infatti Mediaset in fatto di ricavie diventa così il secondo gruppo televisivo italiano per ricavi, dopo la Rai, che mantiene lasupremazia. Secondo la Relazione annuale al Parlamento dell'Autorità per le garanzienelle comunicazioni, presentata dal presidente Corrado Calabrò alla Camera, iricavi per operatore risultano così distribuiti: 2.723 milioni di euro alla Rai,2.640 milioni per Sky Italia e 2.531 milioni per Rti (Reti televisive italiane,la società cui fa capo Mediaset). «La Rai è ancora la principale media company italiana –sottolinea Calabrò - con oltre 2,7 miliardi di euro di ricavi anche se indecremento rispetto al 2007 acausa della flessione della pubblicitá (-3,6%). Sky Italia consolida la suaposizione, divenendo addirittura il secondo gruppo televisivo per ricavi. Ilgruppo Mediaset (che scende al terzo posto con un calo della pubblicità dello0,3%) – prosegue la Relazione - vede il rafforzamento della propria offerta apagamento sulla piattaforma digitale terrestre (passando da 125 a 199 milioni di euro».Per l'Agcom si tratta di una struttura caratterizzata dalla presenza «ormaicomparabile di tre soggetti, con una posizione simmetrica in termini di ricavicomplessivi del settore» tv. In sintesi, secondoCalabrò, il settore tv ha «una struttura dominata dalla presenza, ormaicomparabile, di tre soggetti, con una posizione simmetrica in termini di ricavicomplessivi». Mediaset «è leader della pubblicità e nuovo concorrente nelleofferte a pagamento; Sky è di gran lunga leader della pay tv e nuovoconcorrente nella pubblicita; Rai mantiene le classiche posizioni attraversouna quota di rilievo nella pubblicità e prelevando le risorse residue dalcanone di abbonamento». Più in generale, aggiunge il garante, «il fatturatopubblicitario si è contratto portando la quota al 46,4% del totale, mentre,seguendo la tendenza mondiale, è sensibilmente aumentata la componente apagamento (+12%)». Nel panorama dell'informazione televisiva, aggiunge Calabrò,«emerge un problema di completezza e obiettività dell'informazione, specie neitelegiornali, anche al di fuori del periodo elettorale». Parlando aMontecitorio, Calabrò lamenta anche come sia rimasta "scetticamenteinevasa l'esigenza della riforma della Rai, tuttavia irrinunciabile se nonaltro per dare alla gestione maggiore efficienza e alle testate maggioreindipendenza alla politica". Tv italiana chiude la mente - Il presidente di Agcom CorradoCalabrò boccia la televisione italiana: "E' una finestra sul cortile - hadetto oggi presentando la relazione annuale dell'Agenzia al Parlamento -ripiegata sui fatti di casa nostra invece di essere aperta sul pianeta".Calabrò ha sottolineato anche il "crescente divario" tra le tvitaliane e le straniere migliori, invitando a considerare l'effetto di"chiusura mentale" che ne deriva, "poiché per una gran parte deitelespettatori la televisione ha una funzione di validazione della realtà: ifatti non riportati in televisione vengono ritenuti per ciò stessoirrilevanti" .

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