“Non ho ancora realizzato nulla, sono giorni che vivo un susseguirsi di emozioni che non riesco a mettere a fuoco bene, ma sono felice”, esordisce così Deborah Iurato, la vincitrice di Amici 13. E’ spaesata, visibilmente emozionata ma, da come si racconta, si intuisce che la giovane siciliana di Ragusa ha dalla sua una grande umiltà e determinazione da vendere, due qualità che potrebbero portarla lontano. E’ troppo presto per dire se questa stella brillerà nel panorama musicale italiano, come è già successo ad altri "figli dei talent", di certo però Deborah ha spiccato il volo da uno dei vivai più importati, quello della scuola di Maria De Filippi in cui “ho imparato tanto e sono molto cresciuta”. Ciò che la rende davvero raggiante non è tanto la chimera della vittoria, che ha strappato inaspettatamente ai Dear Jack, quanto piuttosto la realizzazione del sogno di un disco, grazie alla Sony. In Danzeremo a luci spente sono raccolti 7 inediti di cui la Iurato si fa interprete. Partiamo dalla vittoria ad Amici 13. Quando ha iniziato a crederci? “Mai, durante tutta la serata ho pensato che avrebbero vinto i Dear Jack e anche quando ho visto la mia faccia su quella carta ho pensato che fosse un errore. Entrare nella scuola, approdare al serale, arrivale in finale era già stata per una grande vittoria”. A chi è andato il primo pensiero dopo la vittoria? “Alla mia famiglia, in particolare a mio padre che è stato il mio portafortuna”. In che senso? “Mio padre è rimasto senza lavoro e io per questo quest’anno non volevo venire a fare i provini di Amici. Mi sembrava di sobbarcare i miei genitori di una spesa inutile. Mio padre ha però insistito molto e mi ha anche accompagnata. Dopo quattro anni che ci provavo, mi hanno presa”. Qual è la canzone del disco che meglio la rappresenta? “Anche se fuori è inverno, la canzone che ha scritto per me la grande Fiorella Mannoia. Voglio ribadirlo ancora una volta, io sono onorata di poter cantare un pezzo che lei ha scritto per me e che sento così tanto mio”. Perché le è così caro? Solo per l’autrice? “Non soltanto, in quella canzone ci sono io, con tutti i miei pregi e miei difetti”. Ha mai fatto i provini per altri talent? “No, volevo entrare ad Amici perché mi entusiasmava l’idea della scuola, di poter imparare da professionisti che mettevano a mia disposizione tutta la loro esperienza e il loro sapere. Non volevo solo visibilità, volevo imparare”. E c’è riuscita? “Sì, ma la strada è ancora lunga. Per questo accetto di buon grado le critiche che mi vengono rivolte, perché mi servono da stimolo per crescere professionalmente e per far cambiare idea a chi pensa che io non sia una brava interprete”. Ha detto che Maria De Filippi le ha fatto un po’ da mamma durante tutto il suo percorso ad Amici. Perché? “Mi è stata vicino in tanti momenti complicati. Non avere contatti con l’esterno e reggere la tensione del serale non è semplicissimo. Lei tante volte mi ha dato una grossa mano a superare i momenti di sconforto e non solo, mi aiutava anche a trovare la chiave per interpretare i brani”. Moreno che coach è stato? “Presente e di grande sostegno. E’ un artista, una brava persona, un esempio a cui guardare”. E se l’anno prossimo la De Filippi le chiedesse di prendere il posto di Moreno? “Non sarei capace. Io preferisco cantare e poi, se non sbaglio, ci sarà Alessandra Amoroso”. Cosa c’è nel suo domani? “Non lo so. E non ci voglio pensare. Voglio godermi a pieno ogni istante del presente perché quello che sto vivendo è bellissimo”. intervista di Antonella Luppoli
