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Piero Chiambretti dopo il dramma del coronavirus: "Non so se tornerò in tv. E quella proposta da pazzi di Mondadori..."

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Una lunga, drammatica, intervista. Una delle prime, dopo il dramma che gli ha sconvolto la vita: il coronavirus, che si è portato via mamma e che ha rischiato di portarsi via anche lui. Si parla di Piero Chiambretti, che si sbottona in un colloquio con La Stampa, il quotidiano della sua Torino, in cui afferma: "Non so se tornerò in tv, la mia vita è cambiata". Dunque ha rivelato che a Mediaset, per la prossima stagione, ancora non è stato definito nulla. E ancora, aggiunge: "Vorrei che l'anno nuovo portasse vita nuova. Mi piacerebbe fare qualcosa che non ho mai fatto prima, di diverso". Tipo? "Un programma in prima serata in cui i bambini si sostituiscono agli adulti. Si dice sempre che loro saranno i grandi di domani, ma molte volte sono già i grandi di oggi. Questa di massima sarebbe l'idea". 

 

Tornando al dramma della malattia che è costata la vita alla madre, Felicita Chiambretti, scomparsa il 21 marzo a 83 anni, aggiunge: "Non amo rendere pubblico quello che è privato. Dietro quelle due settimane in ospedale ci sono la malattia, la morte di mia madre, il senso della vita che è cambiato, il ripensamento delle mie scelte professionali. È stata un'esperienza troppo personale, troppo dolorosa per farla diventare un fenomeno da baraccone. Pensi che la Mondadori è arrivata a chiedermi di scriverci su un libro". E cosa ha risposto? "Voi siete pazzi", taglia corto Chiambretti lasciando intendere in modo netto di non aver gradito quel tipo di proposta. 

 

Interessanti, infine, le riflessioni di Chiambretti sulla pandemia. Quando gli chiedono quale sia il senso che ha dato a tutto ciò che è accaduto negli ultimi mesi, spiega: "La vivo come una maledizione divina. In fondo ce lo siamo meritati. Qualcuno diceva che questa pestilenza avrebbe messo le cose a posto, ci avrebbe fatto diventare più buoni. direi che non è successo - rimarca -. Non so nemmeno quanto abbiamo imparato davvero da questa lezione", conclude Chiambretti.

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