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Barbara Palombelli sulla morte di Gigi Proietti: "Ora tutti in fila a celebrarlo, ipocriti"

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Nel giorno in cui il mondo dello spettacolo, con l'Italia intera, piange il grande Gigi Proietti, la conduttrice Mediaset, Barbara Palombelli fa notare quello che nessuno ha il coraggio di dire: "Avrebbe potuto avere molto di più, dal cinema e dal teatro italiano... e lo sapeva, e ci soffriva. Adesso sono tutti in fila... a celebrare. Ipocriti". La giornalista crede che Proietti, che oggi 2 novembre avrebbe compiuto 80 anni, avrebbe meritato di più, soprattutto negli ultimi anni. Celebrazioni, tv, cinema, teatro. E il suo post decisamente polemico su Facebook fa il pieno di like e commenti.

 

Forse per una sorta di risarcimento, nel giorno della sua morte alcuni vip, capitanati da Tullio Solenghi, chiedono che almeno venga intitolato a Gigi il Teatro Brancaccio di Roma.  "Mi farebbe piacere che a Roma venisse intitolato un grande teatro a Gigi Proietti", dice Solenghi, "magari proprio il Brancaccio che lui ha diretto dal 1978 al 2007, dando vita al leggendario Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, da cui sono usciti tanti talenti, come Flavio Insinna, Francesca Reggiani, Chiara Noschese, Giorgio Tirabassi, Enrico Brignano, Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Rodolfo Laganà e Gabriele Cirilli".

"Ho la sensazione - aggiunge Solenghi - che lassù stia facendo ridere tutto il creato, che stia facendo divertire con la sua classe, il suo meraviglioso talento e la sua umanità. Ciao Gigi sei tutti noi, il più grande di tutti noi".

 

 

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