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Sanremo 2021, Matteo Salvini e l'affondo mentre parlano Amadeus e Fiorello: "La Lega vuole passare ai fatti"

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Inizia il Festival di Sanremo formato Covid e Matteo Salvini sgancia la bomba sull'Ariston. Amadeus e Fiorello hanno appena finito di introdurre la prima puntata. Il clima è surreale: Fiorello en travesti, quasi una versione ancora più pacchiana di Achille Lauro, balla e canta e schiocca un bacio in fronte al direttore artistico, che per qualche minuto conduce con un vistoso segno di rossetto in primo piano.

Amadeus emoziona leggendo la sua lettera, "elogio della normalità" impossibile, visto che l'Italia è ancora piegata dall'epidemia e per giunta in piena terza ondata montante. Tanto impossibile, appunto, quanto straziante questa normalità. E in fondo è un cortocircuito temporale quello che lega coronavirus e Festival, perché nel 2020 forse proprio Sanremo è stato l'ultimo grande evento del mondo dello spettacolo ad andare in scena normalmente, prima dello tsunami pandemico.

E proprio a questo fatto si appella Salvini, leader della Lega ed esponente della maggioranza di governo: "Inizia Sanremo ma non dobbiamo dimenticare i troppi concerti saltati, i piccoli autori in crisi, le discoteche chiuse. La musica non è solo dei big ma coinvolge migliaia di artisti". Il messaggio è forte e politicamente potente e polemico, rivolto com'è al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini del Pd. "Il settore ha bisogno di rimborsi concreti e urgenti: per la Lega è una priorità. E abbiamo già chiesto particolare attenzione per la musica contemporanea. Vogliamo passare dalle parole ai fatti".

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