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Ghali, "spero che un giorno suo figlio...": la frase vergognosa sul piccolo di Matteo Salvini, il punto più basso

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Ma quale pace fatta? Tra Matteo Salvini e Ghali lo scontro continua, nonostante i tentativi de Le Iene per ottenere una pacificazione dopo lo scontro esploso in tribuna al derby di San Siro. Tra uno sfottò e una provocazione, i due continuano a punzecchiarsi: "Quando tifavo Milan lui beveva ancora latte in polvere", ha commentato sornione il leader della Lega al programma di Italia 1.

 

Dunque, ecco che Ghali apre ancora il fuoco su Instagram, dove scrive: "Sono andato allo stadio per tifare la mia squadra del cuore, lo stesso cuore che mi ha portato ad agire d’impulso". E ancora: "Non ho assolutamente fatto pace con Salvini e non mi sono mai pentito delle parole che gli ho detto durante il derby". Insomma, non si pente degli insulti e delle frasi vergognose urlate in tribuna.

 

Il rapper rimarca: "Questa storia della pace tra me e Salvini è una bugia mediatica. È questa la vera violenza, non una verità urlata in faccia", la spara grossissima Ghali. Ma il peggio deve venire. Già, perché il cantante pensa bene di tirare in ballo anche il figlio di Salvini. Lo fa parlando della maglietta che ha autografato e poi consegnata dalla Iene proprio al leghista: "Ho firmato quella t-shirt solo perché sapevo che sarebbe finita a suo figlio, essendo mio fan, nella speranza che un giorno, crescendo, potrà farsi delle domande e avrà voglia di vivere in un’Italia diversa da quella voluta da suo padre", ha concluso Ghali. L'ennesima, incommentabile bassezza.

 

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