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Geolier, il rapper di Anna Tatangelo e il Capodanno con la pistola: video sconcertante, finisce in disgrazia

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La "spacconata" di Capodanno costa carissima a Geolier. Il giovane rapper napoletano, 21 anni, diventato famoso a livello "pop" grazie al pezzo Guapo realizzato insieme ad Anna Tatagelo, è salito alla ribalta per motivi che con la musica hanno ben poco a che fare. Per festeggiare la notte di San Silvestro sotto il Vesuvio, Emanuele Palumbo (questo il suo vero nome all'anagrafe) ha pensato bene di riprendere la fidanzata in un video pubblicato tra le sue Stories su Instagram, incitandola a sparare con una pistola in pugno.

 

 

 

 

 

A Napoli il sindaco Manfredi aveva emanato un divieto assoluto di botti e fuochi d'artificio diventato carta straccia nel giro di pochi secondi. Da ben prima di mezzanotte il cielo napoletano era stato invaso dal classico show illegale di scie luminose e boati. Tra questi, anche qualche colpo di arma da fuoco "stile Gomorra". E Geolier è diventato suo malgrado il simbolo dei festeggiamenti fuorilegge.

 

 

 

 



"Ho fatto una cavolata e non lo rifarei", spiega il rapper al telefono con il Corriere della Sera, pentito e probabilmente terrorizzato dalle conseguenze negative del suo colpo di testa dal punto di vista mediatico e professionale. Certo, anche tra i rapper di casa nostra il gioco è quello di farsi passare da "cattivi ragazzi" anche quando non lo si è, ma l'impressione è che Geolier sia capitato in un gioco molto più grande di lui. "Chiedo scusa per quello che ho fatto la notte di Capodanno - sottolinea -. Ero a casa, dopo la mezzanotte mi sono affacciato al balcone con la mia ragazza, le ho passato una pistola giocattolo, una scacciacani che ho comprato qualche giorno fa. E le ho chiesto di sparare. Da quella pistola non è uscito nulla, era solo per fare rumore". Di sicuro, a giudicare dalle polemiche scatenate dal consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli, che ha condiviso indignato il video sulla propria pagina Facebook, di rumore ne ha fatto anche troppo. 

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