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Al Bano, disgrazia nella villa in Salento: raid dei banditi, un patrimonio in fumo

Francesco Fredella
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Al Bano Carrisi, da sempre un grande lavoratore, adesso deve i conti con un brutto colpo: un vero e proprio furto nella sua grande Tenuta alle porte del Salento, in provincia di Brindisi. In una recente intervista, Carrisi racconta: “Hanno tagliato fili, tolto i pali, creando un danno all’interno dei vigneti, oltre che un disservizio. Tu fai le cose per bene. Dedichi tanto tempo alla tua terra e lo fai con amore e passione. Poi, però, di colpo arriva chi invece distrugge il tuo lavoro. Fa male al cuore”. In pratica dove vive da sempre, a Cellino (centro nevralgico della sua vita artistica e imprenditoriale), produce vino. Adesso, dei malviventi hanno messo a segno un colpo ai suoi vigneti. Più che altro si tratta di un colpo al cuore, visto che Al Bano personalmente lavora da sempre la terra.

 

 

 

 

Nella notte tra il 20 e il 21 marzo, secondo la ricostruzioni, i ladri hanno.  hanno portato via circa 240 pali in ottone, sradicati dal vigneto di uva Negramaro, per un valore di circa quattromila euro. Si tratta, sicuramente, di un colpo studiato: nulla sembra lasciato al caso. Indagano i Carabinieri.

 

 

 

 

Albano, intanto, nella sua casa accoglie una famiglia ucraina: lui e Loredana Lecciso, compagna da 20 anni, dimostrano di avere un grande cuore. Una dolcezza infinita. Grazie ad un'associazione del posto vengono a sapere dell'arrivo di alcuni profughi proprio a due passi dalla loro Tenuta. Al Bano e Loredana non ci pensano due volte ed aprono le porte della loro casa a quei ragazzi, figli di tutti noi. Scappati dalla guerra, sotto i bombardamenti di Putin. 
 

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