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Maneskin, "siamo all'overdose": girano strane voci sulla band, perché può finire davvero male

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Francesca D'Angelo
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Questa faccenda dei Maneskin sta diventando un tantino persecutoria. Finché infatti si tratta di ritrovarseli all'Eurovision, al Coachella, a Sanremo o su MTV ci può anche stare. In fondo sono bravi: è il loro momento. È giusto che calchino i palchi che contano. D'altronde se non sfruttano l'onda adesso, quando dovrebbero farlo? Il problema semmai sono gli altri: i parenti, i fan, gli amici, le reti tv... Si sono tutti montati la testa vivendo di luce riflessa, come dei Maneskin mancati. Ecco, loro sì che sono un problema. Anzi, "il" problema perché stanno sovraesponendo indirettamente la band gettando le basi per un effetto rigetto che, presto e tardi, arriverà. Qualcuno dunque li fermi, grazie. Se non sapete da chi cominciare noi avremmo un paio di ideuzze. Per esempio, si potrebbe partire con i Moonskin. Sì, con le due "o", in una sorta di crasi tra i termini inglesi luna e pelle. Non chiedeteci il significato, lo ignoriamo: sappiamo solo che è una delle 3560 tribute band dei Maneskin in circolazione. A differenza delle altre, però, I Moonskin sono finiti in tv e mica su TeleNorba (con tutto il rispetto per TeleNorba che, a questo punto, è stata decisamente più lungimirante...). Sabato scorso celi siamo ritrovati su RaiUno a ItaliaSì, a cantare la cover della canzone Zitti e Buoni!

 


 

COSPLAY Di nuovo: la ratio ditale operazione ci sfugge. Perché ci dovrebbe mai importare di ascoltare la versione fake di Damiano e compagnia, peraltro vestiti e parruccati come gli ultimi dei cosplay? Eppure alla Rai interessava, tanto da intervistarli a fine esibizione. Loro ne hanno approfittato per supplicare un like a Damiano. Come captatio benevolentiae hanno usato il tema del cyberbullismo: «Siamo una tribute band, ci divertiamo a vestirci come i Maneskin: purtroppo sui social ci ha travolto una valanga d'odio nelle ultime settimane. Un like di Damiano sapezzerebbe via tutto». Com' è finita? Onestamente non lo sappiamo, né forse ci importa, ma se Damiano non si spiccia ci ritroviamo i Moonskin pure in autunno, da Maria, a C'è posta per te. Quindi, cari Maneskin, vedete voi che si può fare. Dopodiché c'è il caso di Giorgia Soleri che è la fidanzata di Damiano, anche se non si può dire che è la fidanzata di Damiano. Lei non vuole perché tale qualifica la sminuisce. «Non sono solo la fidanzata di Damiano dei Maneskin», si sfoga sui social. Ok, va bene però, capiamoci: che male c'è a essere il grande amore di qualcuno? Tra l'altro la Soleri ha ricevuto una grande mano dal fidanzato famoso che l'ha accompagnata nella sua battaglia nel sensibilizzare sulla vulvodinia. Da sola avrebbe avuto la stessa visibilità? Non lo sapremo mai, ma il dubbio è lecito. A proposito della tv: i Maneskin sono diventati pure un format. I pochissimi programmi di intrattenimento che non si esportano dall'estero sono infatti scritti con il santino di Damiano sulla scrivania. Il talent The band (Rai Uno), aspirava a dare visibilità alle band italiane.

 


 

SANREMO Tradotto: a trovare i nuovi Maneskin che proprio Rai Uno aveva lanciato con Sanremo. E che dire di Dalla strada al palco? Il nuovo varietà estivo di Rai Due nasce da un'idea di Carlo Conti e vuole dare visibilità agli artisti che di solito cantano per strada, come i Maneskin pre X Factor. Insomma, non se ne può più. Ognuno vorrebbe (ma non può) essere come i Maneskin. Ma starsene zitti e buoni, no? 

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