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Franco dei Ricchi e poveri, "persa ogni speranza". Cosa l'ha stroncato

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Un dolore che Franco Gatti "non aveva mai superato". Il musicista genovese, fondatore dei Ricchi e poveri insieme a Angelo Sotgiu, Marina Occhiena e Angela Brambati, è morto all'improvviso oggi, a 80 anni. E Marino Bartoletti, grande giornalista sportivo nonché memoria storica della canzone leggera italiana e in particolare del Festival di Sanremo (a cui la band partecipò per ben 12 edizioni, vincendo nel 1985 con Se m'innamoro) lo ricorda con parole commosse sui social.

 

 

 


"Franco dei Ricchi e Poveri se n'è andato col suo grande dolore che non aveva mai superato. Con suo figlio Alessio aveva perso se non la voglia di lottare, certamente ogni speranza di tornare a sorridere. Era un uomo buono, sensibile e - finché potè - dotato di una grande ironia. Anche sul palco di Sanremo, due anni fa, mentre tutti cantavano e ballavano, non era difficile vedere i suoi occhi spenti. La vita, con lui, è stata davvero crudele. Quando muore un genitore si dice che si è 'orfani', quando muore il compagno o la compagna di una vita si dice che si è 'vedovi', ma non esiste una parola che definisca la perdita di un figlio". 

 

 



Il riferimento è al dramma familiare di Franco: la morte a soli 23 anni, nel 2013, del figlio Alessio, stroncato da un mix letale di alcol ed eroina. Un dramma che ne ha segnato l'ultima parte di vita portandolo a scegliere di abbandonare per sempre la carriera musicale, a eccezione della reunion storica dei Ricchi e poveri all'Ariston, il "suo" Ariston.

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