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Insegno torna in Rai e asfalta la sinistra: "Non faccio nomi, rischio querele"

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Pino Insegno non usa giri di parole: "Mi criticano? Chissene...". L'attore ha infatti presentato la convention a Roma in sostegno a Francesco Rocca. Un bis dopo aver presentato il comizio di chiusura a piazza del Popolo a Roma di Giorgia Meloni nella campagna elettorale del 2022. Insegno non si cura delle critiche velenose che piovono da sinistra e a Repubblica spiega: "Ho fatto una scelta di campo. Mi criticano? Chissenefrega".


 

E ancora: "La mia scelta di campo a destra è un fatto, mi hanno penalizzato. Ma secondo te perché sono sparito dalla tv, perché non sono bravo? Vai a vedere chi ha preso le mie trasmissioni, non faccio nomi perché non voglio querele, ma queste sono le indagini che un giornalista serio dovrebbe fare. Ho doppiato 400 professionisti, ho fatto 600 puntate in tv. Poi non c’era più posto per me". Poi annuncia il suo ritorno in Rai: "Torno in Rai perché sono bravo, non ho mica bisogno di raccomandazioni. Non vado strumentalizzato, mica sono una velina". E a chi gli chiede se sia di destra risponde: "Io sono commendatore della Repubblica per meriti sociali, non sono uno che lascia indietro le minoranze o chi la pensa diversamente. Rocca è una persona fantastica che conosco da 25 anni, so quanto vale. Ma se ci fosse stato un Nicolini, che era di sinistra, avrei votato per lui". Parole fin troppo chiare che come al solito irriteranno i radicla chic di sinistra. Ma Insegno va dritto per la sua strada.

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