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Rocco Schiavone? "Propaganda per le droghe": bufera in Rai

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Finisce nella bufera la fiction Rai incentrata sul personaggio immaginario del commissario Rocco Schiavone. Le puntate vanno in onda su Rai 2 in prima serata il venerdì. A sollevare il caso è stato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri subito dopo la messa in onda degli episodi di ieri sera: "Se servissero altri motivi per rendere urgente un cambio alla guida della Rai ripropongo, sapendo di sollevare i latrati di eserciti di sostenitori delle tesi sbagliate, la vicenda della fiction trasmessa venerdì sera da Rai 2, con l"immaginario' commissario Schiavone, che in piena fascia protetta, propaganda l'uso di droghe e addirittura 'consiglia' con quale vino abbinare la marijuana che fuma".

 

 

 

Gasparri, che è anche componente della commissione di Vigilanza Rai, ha poi aggiunto: "Non sono io un 'retrogrado', sono dei pericolosi irresponsabili quanti usano la televisione, e addirittura il servizio pubblico, per propagandare le droghe. A forza di minimizzare e di 'spacciare' notizie false, si arriva a questo con la responsabilità evidente di tutti i dirigenti della Rai, dai massimi vertici a quelli delle fiction a tanti altri, che alzeranno le spalle ma non potranno sottrarsi a una condotta in palese contrasto con le leggi vigenti". 

 

 

 

"Ovviamente mi sono già attivato perché vengano applicate le leggi - ha continuato Gasparri -. Con buona pace anche della presunzione di un attore-imbonitore che ha usato varie interviste per rivendicare il suo triste ruolo di propagandista delle droghe". Il riferimento è a Marco Giallini, protagonista della serie, che in un'intervista del 2019, disse: "A me hanno rotto le pa**e perché Rocco Schiavone si fa le canne. Cioè, è pieno di gente che prima pippa cocaina e poi alza il dito per giudicare una canna".

 

 

 

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