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Eva Riccobono, il dramma privato: "È morto a 19 anni, io sono la copritutto"

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Eva Riccobono si racconta in un'intervista al Corriere della Sera. La top model che ha compiuto in questo giorni 40 anni, parla della sua vita privata e della sua carriera: "Mia mamma, da buona tedesca con la passione per i tabloid inglesi, alle sue figlie ha dato dei nomi assurdi: Sabine, Gessica, Dàvina ed Eva. Sembriamo quattro pornostar". Poi parla del suo dramma privato, la morte del fratello: "Mio fratello Nicola, il maggiore, è morto a 19 anni in un incidente in moto. Quando perdi un figlio le famiglie si spezzano, invece, i miei hanno trovato un nuovo equilibrio. Ho riflettuto su questa perdita e ho capito che la morte di Nicola ha avuto su noi sorelle conseguenze diverse. Io sono stata la figlia “coprilutto”: ero la piccola, sentivo il dovere di rendere la vita più lieve a tutti".

A questo punto torna a parlare della sua professione e rivela come è nata l'idea di intraprendere un percorso nel mondo della moda: "Ero fidanzata con un ragazzo che lavorava in una società di produzione - racconta - Un giorno sono andata a trovarlo a casa della famiglia Florio, dove stavano scattando per Vogue. Me ne stavo sul divano come una “piunca” e mi hanno detto che volevano farmi una foto. entro di me sapevo che sarebbe accaduto qualcosa, che avrei viaggiato. Credo molto nel caso".

 

Infine la rivincita: "Finalmente il mio essere alta, magra e piatta non era più un problema. Da piccola mi chiamavano “quattro ossa incatenate” o “Pianura Padana”. Sono fiera di non essermi rifatta il seno". 

 

 

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