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Malan, lo sfogo: "Non lo avrebbe detto neanche Borsellino", chi umilia in tv

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Fa ancora discutere la messa alla porta di Roberto Saviano. Dopo gli insulti a governo e ministro, la sua trasmissione è stata sospesa. Non andrà più in onda in Rai. Apriti cielo, il Pd ha addirittura tirato in ballo l'Antimafia. E lo scrittore non ha fatto altro che cavalcare l'onda. Eppure, tuona Lucio Malan a In Onda su La7, "nessuno nasce con il diritto a stare tutte le sere in televisione sul servizio pubblico. Lui dice che siccome non va più in televisione tutte le sere l’antimafia è finita".

 

 

Ma siamo sicuri? Si chiede il senatore di Fratelli d'Italia nella puntata di giovedì 27 luglio. "Io - prosegue di fronte a Luca Telese e Marianna Aprile - penso che l’antimafia vada avanti anche se Roberto Saviano non è tutte le sere sulla Rai. Va bene un tantino di superbia però… non lo avrebbe detto neanche Paolo Borsellino senza di me non c’è la mafia, e deve dirlo Roberto Saviano?".

 

 

A dare il la allo scrittore, il parlamentare dem Walter Verini. È stato lui a sollevare, a nome del gruppo Pd, il caso Saviano davanti alla Commissione parlamentare Antimafia. "La defenestrazione di Saviano dalla Rai non è l'uscita di un qualsiasi giornalista - ha detto Verini -, ha un significato inquietante e pensiamo che l'Antimafia, per il profilo, la storia, il ruolo di Saviano, se ne debba occupare".

Qua l'intervento di Malan su Saviano a In Onda

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