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Venezia, special award del film d'impresa a Hamaguchi

Annamaria Piacentini
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Le voci corrono: forse uno tra i vincitori del festival potrebbe essere proprio il regista giapponese, già premio Oscar per “DRIVE MY CAR”, Orso d'Argento a Berlino con “Il gioco del destino e della fantasia”. Gentile, semplice, giovanissimo, Hamaguchi ringrazia per gli applausi e quasi si meraviglia di tante attenzioni nei suoi confronti. Che differenza tra noi e loro.

A volte bastano tre pose in un film che incassa quanto una spesa al supermercato e già tutti diventano divi, Meno male che c'è Medusa in grado di decidere chi non vale niente. Neanche se si è raccomandati . L'esempio è Giampaolo Letta, Presidente di questo prezioso premio. Lui il cinema lo conosce davvero. Ma sentiamo cosa dice il regista giapponese: “il mio film non è focalizzato sui problemi della società ma se viene letto in questa ottica ne sono davvero felice. La storia è frutto di una ricerca , abbiamo parlato con gli uomini che lavorano in impresa e con gli abitanti che vivono vicino. Il rapporto che descrivo tra loro e l'impresa, è reale”. Presente anche Il Direttore della Mostra Barbera e il direttore Artistico Mario Sesti.

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