La Bernardini de Pace dopo Belve: "Come mi ricordavo Raoul Bova"

di Roberto Tortoragiovedì 5 ottobre 2023
La Bernardini de Pace dopo Belve: "Come mi ricordavo Raoul Bova"
2' di lettura

Nell’ultima puntata di Belve è andata in onda l’intervista all’attore Raoul Bova e la conduttrice, Francesca Fagnani, scavando nella sua vita ha ripercorso gli anni della separazione da Chiara Giordano e gli attriti con la madre, la suocera Annamaria Bernardini De Pace, noto avvocato divorzista. E proprio a lei gli speaker di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio 1, hanno chiesto un parere sulle dichiarazioni dell’attore nei suoi riguardi.

Così la De Pace: “Me lo ricordavo più allegro e vivace, ieri sera mi è sembrato troppo buono”. Quanto alla lettera sul “genero degenerato”, l’avvocato ha negato che fosse rivolta a Bova: “Tutti hanno pensato fosse diretta a lui, in realtà non lo era: la scrissi un anno prima, in un format per il quale c’era una lettera ad ogni componente della famiglia. Ho testimoni: l’attuale fidanzato di Simona Ventura le ha lette tutte un anno prima”.

Belve, Patty Pravo-choc: "Chi lo fa senza usare amfetamina?"

L'incontestabile merito di Belve e di Francesca Fagnani, è quella di regalare momenti “stra-cult”...

Raoul Bova, in effetti, non si è sbilanciato molto sulle domande fatte dalla Fagnani, ma qualcosa ha lasciato trapelare sugli anni difficili in cui ha iniziato la sua nuova relazione con Rocío Muñoz, che dura tutt’ora e dalla quale sono nate anche due figlie. La Fagnani aveva chiesto all’attore: “Lei quando si è fidanzato con la figlia lo aveva capito o è andato contro il suo destino così?”.

Raoul Bova a Belve, "Omosessuale? Questo lato un po' così..."

Il sito Dagospia lancia alcune anticipazioni sulla nuova puntata di Belve in cui, tra gli intervistati da Francesca Fagn...

Il riferimento è alla dura tempra della De Pace e Bova ha risposto così: “Beh quelle sono le cose impulsive di cui parlavo. Non ragioni, non rifletti e lo fai perché in quel momento ami”. Ancora la Fagnani: “Immagino che se anche avesse riflettuto si sarebbe sposato lo stesso“. Bova ha annuito. Infine, si fa riferimento alla famosa “lettera” dell’avvocato, pubblicata su Il Giornale. Il titolo e il contenuto furono assai pesanti: “Caro genero degenerato, vai e non tornare… Non hai né fegato né cuore, caro genero o degenero per meglio dire. La tua forza a letto dura il tempo di uno spot. Sei un uomo a breve termine di conservazione, scaduto”. Su queste parole piene di livore, Raoul Bova è stato diplomatico: “Sono cose che fanno le persone che hanno un grosso dolore. Cercano di sfogare con la rabbia pensando che il dolore poi si attenui”.

ti potrebbero interessare

altri articoli di Spettacoli