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Colapesce e Dimartino, canzone sinistra sul "Ragazzo di destra": manganello e tirapugni...

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Fabrizio Biasin
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Il qui presente è grande fan del duo che prima non era un duo ma qualche anno fa lo è diventato. Ma mica “fan” per dire, fan vero. Roba che quando lor signori si rivelarono al grande pubblico con Musica Leggerissima (Sanremo 2021, quello di Bugo e Morgan, che bellezza), il qui presente scrisse cose come «ma io li conoscevo già, oh». Cioè, critiche importanti, di un certo spessore. E possiamo pure aggiungere che dopo il primo ascolto della stessa Musica Leggerissima negli studi milanesi di via Mecenate - e un mese prima della kermesse canora- Libero non titolò «vincerà Ermal Meta» o «vincerà Arisa» bensì, banalmente, «Musica Leggerissima è bellissima» (e i Maneskin hanno un gran pezzo). Andate a controllare! Questo per farvi capire che non c’è alcun preconcetto. E, davvero, non c’è neppure nei confronti di Ragazzo di destra, secondo estratto dall’assai atteso album Lux Eterna Beach in uscita il prossimo 3 novembre. Anzi, sentite un po’: è bella pure questa! Ma bella del tipo che la ascolti volentieri e la riascolti volentieri e la riascolti volentieri e così via, perché in fondo, oh, ha le medesime sonorità ficcantissime delle precedenti e, oh, che ci volete fare, questi due sono bravi, proprio bravi (poi per carità, so’ gusti). Epperò arriva il “però”.

TESTO E CONTESTO
Colape’, Dimarti’, ma era proprio il caso di cadere nella banalità di un testo che strizza l’occhio a determinati stereotipi francamente un filo “calcati” e francamente un filo barbosi e francamente fastidiosi, perché ci portano a pensare che persino voi abbiate scelto di sfruttare l’onda lunga del “dagli al fascista” anche quando proprio non ce n’è bisogno? Cioè, i cretini, gli imbecilli, ci sono lungo tutto l’arco che da destra va a sinistra e da sotto finisce su fino alle stelle, epperò qui ci si concentra solo sul ragazzo «col bomberino», sigh. Per intenderci, da voi ci aspettiamo che a questo punto facciate pure Ragazzo di centro e Ragazzo di sinistra, perché altrimenti sembra proprio che sia una questione di “acchiappare facili consensi” che ci aspettiamo da un qualsivoglia tormentone estivo, mica da artisti con i controc***i come voi. Ma prendiamo fiato e andiamo con l’ipotetica analisi del testo, “ipotetica” perché vai a capire poi cosa pensano veramente due cantautori quando scrivono ma, certo, alcuni passaggi sono inequivocabili (anche se - citiamo «è una canzone che parla dell’oggi e che descrive uno spaccato sociale in modo poetico e crudo, senza mai giudicare»). “Semplice giudicare/ Metti la divisa a lavare”. E vabbé. “Ti giuro nessuno ce l’ha con te”. Perché il tizio si sente evidentemente sotto assedio, in quanto fesso. “Facile caricare/ c’è un bambino dentro di te/ che è ancora convinto di dover dimostrare/ A costo di farsi male”. E vabbé. “Tutto solo nel tuo bomberino/ Senza la tua squadra tu chi sei”. Un pizzico di evidente presa per il c**o.

 

 

IL BOMBERINO
“Posa il manganello e prendi un fiore”. Se uno va in giro col manganello ha bisogno di pasticche per sistemare la mente, mica di fiori. O forse di entrambi. “Mangiati un gelato con qualcuno”. Come dire che evidentemente lo scemo non ha un amico. “Andate tutti via adesso faccio un muro/ Non voglio più vedere depravati alle parate/ Gli invasori fra i coglioni li farei tutti fuori/ Amore ti difenderò col tirapugni d’oro/ Mi darai un figlio naturale la notte di Natale”. Ecco. Se uno pensa che sia il caso di alzare un muro non è un Ragazzo di destra, è un fesso. Se uno pensa che le parate siano una concentrazione di depravati non è un Ragazzo di destra, è una persona limitata mentalmente. Se uno vuol fare fuori della gente non è un Ragazzo di destra, è un pazzo furioso da rinchiudere. Se uno pensa di difendere la fidanzata col tirapugni non è un Ragazzo di destra, è un imbecille. Che poi, di grazia, ma esiste davvero un qualche fesso che butta via denaro per un tirapugni d’oro? È possibile.

 

 

Ecco, sì, questa è una canzone divisiva ed è proprio questo che dispiace, perché proprio voi e la vostra (bellissima) arte ci avete indicato la direzione: «Metti un po’ di musica leggera perché ho voglia di niente, anzi leggerissima». Un testo che pareva una carezza e invece diceva cose forti, profonde e che riguardavano tutti. Non destra, sinistra, su e giù, tutti. Dai porca miseria, questa cosa della destra e della sinistra è materiale per far casino in un qualche talk show o sui maledetti social, da voi ci si aspetta che facciate l’unica distinzione che al giorno d’oggi conta veramente, quella tra persone intelligenti e fessi.

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