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Paolo Rossi stronca il politicamente corretto: "Sempre la parte dei neri?", l'aneddoto clamoroso

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Il politicamente corretto ha stancato anche Paolo Rossi. Il comico e drammaturgo non usa mezzi termini, definendo "la cultura di oggi l’oppio del popolo pubblico". E lo paragona a quello che un tempo era la religione, "con tanto di norme, divieti e consigli sui comportamenti". L'attore, raggiunto dal Fatto Quotidiano, parla di "un mondo che ci vede sotto tensione". Da qui la necessità di dar vita a "un pensiero unico, ‘per bene’, tranquillizzante, affinché poi ci si possa sfogare sulle emergenze, dal clima alla salute e prima di tutto la guerra". Eppure, è l'affondo, "nessuna ordinanza o galateo farebbe presa se non ci fosse un terreno fertile".

Lui stesso tiene a riportare un esempio, una testimonianza personale: "Una signora all’uscita di uno spettacolo mi dice: ‘Signor Rossi, lei è molto bravo, fa lavorare anche attori e musicisti di colore’. La ringrazio, e lei: ‘Se mi permette, però dà loro sempre la parte dei neri. ..’. Sono rimasto di sasso. Il politicamente corretto è stupido e cerca di annullare la figura dell'attore". E il motivo è chiaro. Insomma, l'autocensura prima di tutto. Ma non solo, prosegue, "c’è un alto rischio di contagio. Devi stare molto attento, io finora ho preso solo raffreddori, ma l’energia negativa la senti".

 

 

L'unica via di fuga? "Raccontare storie a volte deliranti, parzialmente inventate, perché gratta gratta sotto c’è un’ulteriore verità. È il mio mestiere, il mio dovere di contastorie. C’è in corso una guerra psichica, e la prima strategia è cantare l’inno del nemico e togliergli forza: anche per le parolacce, il tono è tutto. Nell’intercalare 'ca**o' ci vuole stile, non puoi dirlo così, alla ca**o". Infine un aneddoto per fermare la deriva a cui ci sta portando il politicamente corretto: "Una ragazza molto presa, femminista, mi ha interrotto Da questa sera si recita a soggetto: ‘Come mai in compagnia hai quattro uomini e solo due donne?’. Le ho risposto: ‘E chi ti dice che siamo quattro uomini?’. È venuto giù il teatro".

 

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