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Geolier, Massimo Gramellini la spara: "Come Mussolini, stia lontano dai balconi"

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Massimo Gramellini voleva fare i complimenti a Geolier, ma poi ci ha ripensato. E voleva farglieli perché era rimasto "calmo davanti alla platea che lo aveva fischiato e alla sala-stampa che gli aveva fatto perdere il Festival. Che lezione di maturità, a soli vent’anni", scrive il giornalista su Il Corriere della Sera.

Il rapper napoletano, prosegue, "ha ridimensionato persino i sospetti di razzismo, riconoscendo che quei fischi e quei voti non intendevano esprimere disprezzo nei suoi confronti, in quanto portatore di una certa idea di napoletanità, ma stima affettuosa per Angelina Mango, in quanto portatrice di una voce e di un cognome irresistibili". Poi però "Geolier è tornato a casa sua e, purtroppo, si è affacciato al balcone".

 

 

 

Qui, secondo Gramellini, Geolier ha dato il peggio di sé, "ha guardato di sotto, dove c’era una folla che lo osannava e sparava fuochi d’artificio in suo nome, e non si è tenuto più: 'Visto che loro hanno fischiato noi, fischiamo noi loro!', li ha aizzati in napoletano". Insomma, si chiede Massimo Gramellini nella sua rubrica, quale tra il pompiere e l'incediario è il vero Geolier? Conclude il giornalista: "Mi permetto di dargli una dritta: si tenga lontano dai balconi. Senza scomodare precedenti eccessivi, per informazioni può chiedere al suo concittadino Di Maio". 

 

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