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Cruciani sbotta contro De Luca: "In piazza? A suon di manganellate"

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Vincenzo De Luca è sceso in piazza per testimoniare, a suo dire, il malcontento dei sindaci campani nei confronti di Giorgia Meloni. Una scelta non piaciuta a Giuseppe Cruciani che a riguardo non si è risparmiato. Il governatore della Regione Campania, infatti, ha manifestato a Roma nel giorno in cui il premier ha siglato il patto di coesione con la Calabria.

Ma De Luca non si è limitato a guidare la protesta, ha infatti dato della "stro***" al premier ed è stato protagonista di uno scontro con i poliziotti, dopo avere tentato invano di farsi riceve a Palazzo Chigi. Ecco allora che il corteo si è in fretta trasformato in un polverone con tanto di tensione con le forze dell'ordine.

 

 

Quanto basta a scatenare il conduttore de La Zanzara: "Il governatore della campagna De Luca. Il governatore del mondo, che è uno dei miei politici preferiti, oggi si è fatto capopopolo e voleva dare l’assalto a Palazzo Chigi. Se non fosse stato il governatore De Luca - è il suo ragionamento -, anche per essersi rivolto alle forze dell’ordine in maniera che sentiremo incredibile, sarebbe stato respinto a suon di manganellate e sarebbe stato denunciato per vari reati". Eppure, "siccome è De Luca, ha avuto audizione presso le forze dell’ordine senza essere respinto in malo modo". E, come se non bastasse, a poche ore di distanza l'esponente del Pd ha rincarato la dose: "Il vero insulto non è quello mio alla Meloni, ma quello che è stato fatto dal governo a voi operatori culturali, che non potete programmare per i ritardi che abbiamo accumulato". 

 

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