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Eleonora Riso, chi è la vincitrice "disagiata" di Masterchef

Daniele Priori
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La fragilità può essere una forza. E come Beethoven compose da sordo le sue sinfonie, la vincitrice di MasterChef può dichiarare al mondo di essere una “disagiata”, proprio a causa di gravi disturbi alimentari. È questa la favola complicata fino a sembrare un paradosso ma bella da trasformarsi in un trionfo di Eleonora Riso, cameriera 27enne di Firenze da sempre fuori dagli schemi. Nata e cresciuta in provincia di Livorno, dopo aver vissuto a Pisa per l’università si è trasferita per due settimane in Francia a fare la vendemmia, quindi è tornata a Firenze dove ha deciso di vivere in mezzo alla natura, in una casa nel bosco che è una sorta di “comune”.

Nel capoluogo toscano si mantiene facendo la cameriera in un ristorante nel quale, racconta: «Mi sono emozionata ad assaggiare un piatto tipico che fanno lì: una roba con le frattaglie, quando l’ho assaggiato ho pianto». Al punto di invaghirsi (anche qui un po’ paradossalmente) della cucina vegana, divenuta una delle sue specialità assieme alla ricerca di un proprio equilibrio che fino a questa forte affermazione personale era messo proprio in discussione dall’anoressia nervosa e dalla bulimia, problematiche delle quali lei stessa ha parlato anche nel corso del programma. Perché ha capito che proprio parlarne l’avrebbe potuta aiutare. Per cui libero sfogo al suo modo di essere semplicemente (o complicatamente) Eleonora.

 

 

 

Anche in mezzo ai fornelli e tra le telecamere di MasterChef, sempre cercando lo sguardo pacioccone di Antonio Cannavacciuolo, colui il quale Eleonora ha sentito maggiormente vicino come riferimento. All’interno della trasmissione il suo percorso è stato trionfale. Hanno trovato spazio nelle sue ricette le sue convinzioni etiche anti-spreco, la passione per le arti: musica, cinema, letteratura e disegno.

Alla finalissima conclusasi con la sua incoronazione Eleonora ha presentato un menù giapponese chiamato Ichigo Ichie Quant’è bello leggere tra le righe, che lei racconta così: «Qualche anno fa ho letto un libricino che descriveva in modo semplice e comprensibile a noi occidentali il concetto giapponese di ichigo ichie. Sintetizzando, stiamo parlando di un momento presente che va vissuto appieno, perché la vita è un susseguirsi di avvenimenti ognuno dei quali è unico e irripetibile: l’invito è quello di non rimandare, provando a fare cose mai fatte prima, cambiando le cose se non ci sentiamo bene, rincorrendo i momenti speciali e respirando. Così per il mio menù ho deciso di ispirarmi alla cucina giapponese, intrecciandola alle mie tradizioni e alle mie esperienze rendendo protagonisti gli ingredienti a cui sono affezionata, perché mi ricordano dei momenti importanti e significativi della mia vita. Un menù semplice, giocoso ed equilibrato».

 

 

 

A comporre le portate sono stati: l’antipasto Nonno Umami, chips di carta di riso, con insalata russa scomposta, concentrato di acciughe e vin santo, wasabi; Fiume Sacro, dei ravioli al vapore ripieni di patate aromatizzate al rosmarino, tartare di trota marinata, pompelmo, brodo dashi; Pelle Ribelle, anguilla in doppia cottura e laccata, salsa di albicocche e alloro, insalatina di sedano, cetriolo, mela verde, rafano e zenzero; per concludere con Mochi = Grande Fortuna, mochi ripieno di bavarese al cocco e cardamomo con frutta fresca, bubble tea con sfere al caffè e tè matcha. Ingredienti di un successo che Eleonora spera possa essere il trampolino di lancio nella vita, ora che ha definitivamente capito qual è la sua strada. Un trionfo che ha coinvolto anche Sky. All’indomani della finale i dati di ascolto di SkyUno sono sconvolgenti: Ascolti in crescita del +8% rispetto a quella di un anno fa, +45% rispetto alla settimana scorsa, hashtag ufficiale al secondo posto nei trending topic mondiali. Per Eleonora 100mila euro e un libro tutto suo, Laboratorio di sapori, in uscita l’8 marzo per Baldini+Castoldi. 

 

 

 

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