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Saviano si sente ignorato e critica Scurati: "Con me poca solidarietà"

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Io sono Roberto Saviano, non avrete altro martire all’infuori di me. Sacrilegio! Gli italiani hanno rimpiazzato il martire Saviano, il profeta di Spaccanapoli e non solo, oscurato dallo Scurati. Attenzione però, perché Saviano non accetta di essere il “numero due” del vittimismo, e a “Propaganda”, su La7, ha provato a riprendersi il posto che gli spetta: «Scurati ha detto una cosa molto saggia, “mi sono sentito il bersaglio addosso”, quando ha visto le prime pagine dei giornali di Angelucci che l’hanno bersagliato... Non c’è stata una particolare solidarietà, con me, quando mi hanno bloccato il programma (la Rai, non i giornali, ndr): certo, qualcuno mi è stato accanto, c’è stata una raccolta di firme... Ma sono quindici anni che questi giornali con me e Michela Murgia pestano quasi ogni giorno. La mia domanda è: ma dove cazzo eravate? Com’è possibile?». Saviano è geloso di Scurati e ammonisce gli infedeli che l’hanno dimenticato. (...)

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