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Guido Bagatta, la rivelazione: "Cosa mi ha chiesto Di Maio"

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Roberto Tortora
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Tra i volti di Eurosport che hanno raccontato questi giochi olimpici di Parigi 2024 c’è anche Guido Bagatta, uomo dalle mille risorse. A 64 conduce il GiBi Show su Radio Deejay, è il volto del basket sul Nove e Discovery, ha collezionato mille telecronache sportive, fra cui dieci Superbowl, quattro finali di Nba, dieci Olimpiadi inclusa quella di Parigi. E si è concesso per un’intervista con Candida Morvillo sul Corriere della Sera, in cui sono emersi particolari importanti sui suoi inizi con Silvio Berlusconi e sul suo “flirt” con il Movimento 5 Stelle che avrebbe potuto regalargli una carica importante.

La Morvillo gli chiede appunto dei Cinque Stelle, che lo volevano ministro dello Sport, ma non se ne fece nulla: “Mi chiamarono Luigi Di Maio e Casaleggio, padre e figlio, ma in due giorni che ne parlavamo era già iniziato lo stillicidio di chi mi rinfacciava gli inizi con Berlusconi e ho risposto che non ero interessato. Non mi sono pentito”. Un big della telecronaca come Rino Tommasi, invece, racconta che fece assumere Bagatta da Silvio Berlusconi perché lui gli aveva giurato di conoscere alla perfezione il football, ma non era vero. Bagatta risponde così: “Non andò così. Avevo vent’anni, sapevo di football, ma alla prima telecronaca per Canale 5 mi diedero la videocassetta senza darmi la formazione. Improvvisai, cercando di riconoscere i giocatori col casco in testa e su un monitor 10x10. Ogni tanto, bleffavo, inventavo i nomi.

Era Dallas-Pittsburgh, raccontai la sfida fra petrolieri e operai delle acciaierie. Ma era un provino: non mi aspettavo che lo mettessero in onda. Deve sapere che, fin da bambino, sognavo di diventare telecronista e sognavo l’America. Nel ’79, facevo l’università a Los Angeles e leggo sul Corriere della sera che Mike Bongiorno lasciava la Rai per Fininvest, dove sarebbero arrivati gli sport americani. Prendo carta e penna e gli scrivo che sono appassionato di football, basket, baseball e che ho già collaborato con un giornale. Torno a casa a Milano per Natale e, una mattina, mamma mi tira giù dal letto dicendo che ha già chiamato due volte uno che si finge Mike Bongiorno. La terza chiamata la prendo io e Mike mi convoca a Milano 2. Lì, trovo lui, Tommasi, appunto, e Berlusconi, che mi fanno il famoso provino. La sera alle otto, a casa coi miei, accendiamo la tv e sentiamo: buona serata da Guido Bagatta, questo è il grande sport di Canale 5”.

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