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Pink Floyd, clamoroso: 50 anni dopo... cosa è successo

di Leonardo Iannaccigiovedì 25 dicembre 2025
Pink Floyd, clamoroso: 50 anni dopo... cosa è successo

3' di lettura

La musica è senza tempo (ovvietà...) ma quella composta nel secolo scorso sembra stia facendo impazzire in questo 2025 che va a spegnersi. Partiamo dalla canzone natalizia per eccellenza, All I want for christmas is you: il brano di Mariah Carey uscito nel 1994, ha battuto ogni record per aver mantenuto la prima posizione nella Billboard hot 100 per 20 settimane, dominando classifiche, radio e playlist in mezzo mondo. Il suo ritorno al vertice ha permesso di superare il primato detenuto in precedenza da Old town road di Lil Nas e Billy Ray Cyrus e da Bar song (tipsy) degli Shaboozey. Evento che, secondo le stime di Forbes e The Economist, porta nelle tasche di Mariah, ogni Natale, tra i 2,5 e i 3 milioni di dollari solo in royalties. Ma in queste ore All I want for christmas is you se la deve vedere con Last Christmas degli Wham!, brano sempre vecchiotto, pubblicato nel 1984 e diventato un altro classico delle feste visto che sta risalendo la classifica in questo Natale 2025. Chi, fra i due brani, sarà al top fra quattro giorni non lo sappiamo ma è singolare che entrambi risalgono, appunto, al 20esimo secolo.

NUOVI ADEPTI
E poi i Pink Floyd, che con il Natale c’entrano il giusto ma sono tornati a spopolare. La lisergica band del fluido rosa è sempre lì, pronta a sfidare i decenni e a conquistare nuovi adepti a tal punto da aver raggiunto con la riedizione peri 50 annidi Wish you were here, capolavoro del 1975, la vetta delle classifiche italiane Fimi/Niq degli album, dei cd, vinili e musicassette, più venduti. Stessa cosa nel Regno Unito dove Wish you were here 50 è stato nominato Christmas Number One Album ed è al top. Vero, non si venderanno più i dischi fisici come una volta nell’era di TikTok e di Spotify — laddove Emma Marrone, peraltro, è al top con L’amore non mi basta, brano non del secolo scorso ma stagionato anch’esso e uscito nel 2013 — tuttavia è singolare che una band scioltasi da tempo tocchi questo primato con un album che ha mezzo secolo di vita, riproposto in versioni rimasterizzate e arricchite da rarità e inediti. Essendo uno degli album già iconici dei Pink Floyd, in via Ripa di Porta Ticinese 47 a Milano è stato addirittura inaugurato un Pop Up Store dedicato ai 50 anni di Wish you were here. Nick Mason, batterista storico della band, ricorda così la creazione di quel capolavoro: «Nel rimetterci le mani per rimasterizzate le nuove versioni mi sono stupito di come sia stato registrato all’epoca, in quel posto meraviglioso che erano gli Abbey Road Studios».

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L’occasione di visitare il Pop Store milanese è unica: i temi di Wish you were here, si intersecano con l’omaggio a Syd Barrett, fondatore dei Pink Floyd e scomparso nel 2006 dopo anni di sofferenza. Mason lo ha ricordato così: «Syd stava molto male per un problema causato dalla droga e ci venne a trovare in studio mentre registravamo, quasi non lo riconoscemmo. Quella sua visita di ha contribuito a cristallizzare i temi del disco. Un lavoro che definire difficile da realizzare è quasi riduttivo anche se è magnifico ricordarlo ora, mezzo secolo dopo». E ancora: «Due i motivi di quelle incisioni di Wish you were here: avevamo prodotto The Dark Side of the Moon da poco, quindi tutti sapevano che il disco successivo sarebbe stato guardato con molta attenzione. Secondo motivo, stavamo crescendo come band e stavamo diventando grandi». Come noto i Pink Floyd ora non hanno più contatti fra loro, hanno litigato ferocemente, soprattutto David Gilmour con Roger Waters, ma Mason li ricorda così: «Allora eravamo quattro persone che lavoravano insieme producendo dischi migliori rispetto a quello individuali». Vero.