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"Until One", il sound esplosivo della Swedish House Mafia

Un disco del team Axwell, Angello, Ingrosso da ascoltare senza interruzioni e col volume a 1000

Leonardo Filomeno
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Dentro Until One della Swedish House Mafia c'è tutta l'essenza di quel sound esplosivo, pazzesco, potente. Da Big Room. Da vero pezzo da discoteca. C'è tutto il loro stile, che è praticamente impossibile da confondere e rappresenta ormai un vero marchio di fabbrica. La SHM, senza esagerare, la possiamo tranquillamente paragonare, in termini di successo e bravura, ai Black Box o agli FPI Project della nostra Italo Disco. Solo che purtroppo non sono italiani, loro, bensì svedesi. La formazione è composta da Axwell, Steve Angello & Sebastian Ingrosso. Tutti e tre hanno alle spalle un'invidiabile carriera solistica e lanciatissime etichette personali. In estrema sintesi, possiamo dire che questo team ha preso forma grazie ad un solido rapporto di amicizia e di collaborazione tra dei bravi produttori di musica da ballare. Il più underground, forse, Angello. Il più melodico, non ci vuole tanto per capirlo, Axwell, che non abbandona mai quelle pianate da pelle d'oca (vedi la I Found You o la recentissima Nothing But Love). Forse ad Axel Christofer, questo il suo nome di battesimo, gli sarà rimasto nel cuore quel fenomenale progetto latin house chiamato Mambana, quello di Libre e Felicidad, ricordate? Ma come è nato tutto questo? E' proprio Angello a prendere parola. “Io e Sebastian ci conosciamo da quando avevamo 7 anni. Suo padre aveva una label, Plumphouse, con la quale abbiamo sperimentato non poco. Il team Angello/Ingrosso lavora insieme da moltissimo tempo. Ci siamo imbattuti in Axwell 10 anni fa. All'epoca lui lavorava per una casa discografica specializzata in House Music. Eravamo un po’ più giovani e inesperti rispetto ad Axel, ma abbiamo legato subito. Imparavamo molto l’uno dall’altro. All'epoca eravamo dei ragazzini. Nessuno ci dava delle serate. Pensa che ci facevano salire in consolle per un’ora e piacevamo a tutti. Col tempo, però, le cose sono cambiate...". Il prossimo 22 novembre uscirà anche il dvd Take One. Un documentario diretto da Christian Larson. Un'istantanea dell'ascesa di questi tre artisti. Che in due anni, tra 285 concerti in 15 paesi, produzioni ai vertici delle charts internazionali e collaborazioni di prestigio, non si sono fermati nemmeno un istante. L'ultima grossa esperienza, per loro, è quella ad Ibiza, quest'estate, con la one-night Masquerade Motel. "L'intera stagione - racconta sempre Angello - è stata assolutamente incredibile. Ci siamo messi in competizione con le serate più forti dell'isola e ora siamo tra queste. Non ho mai visto il Pacha così pieno di gente prima d'ora". Questo nuovo cd, Until One, è una sorta di Greatest Hits mixato. Un disco da ascoltare senza interruzioni e col volume a 1000. L'album è uscito l'altro ieri su Emi, la major con la quale hanno firmato un contratto che loro stessi definiscono il Big Deal. La voce del giovanissimo talento Tinie Tempah apre il disco. E' lui ad interpretare Miami 2 Ibiza, il follow-up - forse anche troppo perfetto - di One Feat. Pharrell Williams, che ancora va forte in disco e nelle radio, nonostante sia uscito durante la bella stagione. Prima di queste due canzoni, ci sono state l'appassionata Leave The World Behind Feat. Deborah Cox e l'asciuttissima e strumentale Get Dumb, entrambe realizzate dal trio assieme a Laidback Luke. Il viaggio prosegue con le citate smash hits di Axwell (manca solo Feel The Vibe all'appello). Con i floor-killer di Angello & Ingrosso. Con le tracks nate da collaborazioni con i vari David Guetta o Prok & Fitch. Con le loro rivisitazioni di classici come Satisfaction di  Benny Benassi o Show Me Love di Robin S, che ha lo stesso, imitatissimo beat dello loro Be. Con i mash-up: su tutti citiamo il più bello, Reach Out di Sander Van Doorn con sopra l'acapella di You Got The Love, il classico di Candi Staton. E per finire, i numerosi progetti che hanno curato: Adrian Lux con la dolcissima Teenage Crime e Supermode con la sognante cover Tell Me Why. Dentro, insomma, c'è tutto quello che chiunque, anche chi non ama particolarmente la Dance, dovrebbe ascoltare.

 

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