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Ivan Urgant e "l'unico vero Capodanno italiano in tv". "Quattro put***e", Dagospia in estasi

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"L'unico vero Capodanno italiano in tv". Dagospia incorona Ivan Urgant, e se non lo avete mai sentito nominare siete scusati. Però in Russia è una star, irriverente e politicamente scorretto, un po' Iene un po' David Letterman (giovane) in salsa moscovita. Su Channel One il 30 dicembre ha celebrato in anticipo San Silvestro con il clamoroso show "italiano" Ciao 2020, una sorta di Festival di Sanremo formato veglione, in cui nelle vesti dell'immaginario conduttore Giovanni Urganti presentava in italiano maccheronico cantanti ispirati ai nostri anni 80. Particolare non da poco: finché ha retto la Cortina di Ferro, i cantanti italiani come Albano Carrisi, Adriano Celentano o Toto Cutugno in Russia erano considerati le uniche, vere rockstar dell'occidente, tanto da oscurare miti come Elvis Preastley. 

"Ciao 2020", guarda lo show integrale di Ivan Urgant 

Su quell'immaginario molto kitsch Urgant ha allestito canzoni, stacchetti e battute godibili anche se spesso un po' volgarotte. Sul palco, accanto al buon Urganti con capello lungo e unto e baffetti vintage, ecco i fantasiosi Julia Ziverti, Giorgio Criddi, Niletto Niletti, La Soldinetta, Piccolo Grandi, Crema de la Soda, i Quattro Putane, Ornella Buzzi, e via cantando. Il pubblico russo, a casa, ha apprezzato grazie ai sottotitoli in cirillico. Buon 2021. 

 

 

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