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Che tempo che fa, Luciana Littizzetto contro Draghi e Speranza: "Mi spiegate perché il Super green pass..."

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Una "storia che mi sturba" sul Super Green pass. E Luciana Littizzetto, a Che tempo che fa su Rai3, dedica la sua letterina settimanale allo Stato e al governo. Il tema è quello del certificato verde rinforzato per i clienti, ma non per i dipendenti di ristoranti, cinema e bar. In altre parole: chi va a mangiare fuori è obbligato a essere vaccinato contro il Covid, cuochi, camerieri e responsabili di sala invece no. 

 

 

 

 

Fabio Fazio ascolta e già frigge temendo il peggio su Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza. "Come mai? Perché? - domanda la Littizzetto - Se in stazione è vietato fumare, io non fumo ma non è che il controllore si fa un calumet della pace mentre va su e giù per i vagoni. Sarebbe come se io per prendere un taxi dovessi esibire la patente e all'autista basta il foglio rosa. Mi spiego caro Stato?". "Stai calma, stai calma", la placa Fazio. 

 

 

 

 

 

 

"Al ristorante il contatto tra me e te è diretto - ribadisce la Littizzetto -, il cuoco fa da mangiare, tu tossisci in mano poi affetti il polpo e impani la milanese con il naso che cola, e io cosa ne so? E tu cameriere col naso che fa capoccetta dalla mascherina e il dito infilato nel pane?". "Confesercenti dicono che proprietari e dipendenti sono quasi tutti vaccinati e che sono persone serie. Lo penso anche io, ma non è che il virus lo prendono solo i minch***i".

 

 



Quindi, l'alternativa della comica torinese: "Va bene il tampone, ma insieme al menu del giorno mi porti anche il risultato dei tamponi di quelli che lavorano, così mangio tranquilla". Ultimo consiglio ai ristoratori: "Togliete dalla parete le foto coi vip e mettete il cartello 'noi qui abbiamo tutti il green pass'. Altrimenti dovremmo essere noi clienti a farci una foto con su scritto 'Io qui non voglio entrare'". 

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