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Oggi è un altro giorno, Natalia Titova sparita da che è iniziata la guerra? "Cos'è successo", fuori tutta la verità

Francesca D'Angelo
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Ok, qui dobbiamo fare tutti un profondo respiro e mettere fine - tipo subito - a questa psicosi della caccia ai russi. Il fenomeno, ovviamente, parte sempre dai social per poi arrivare all'opinione pubblica. Un cinguettio ci ha infatti avvisato dell'azione accademica contro Dostoevskij, un altro ci ha ragguagliato sul nuovo nome dei cocktail: per solidarietà con l'Ucraina, Moscow Mule è diventato Kiev Mule, la Caipiroska ora si chiama Caipi Island, mentre White Russian e Black Russian sono stati ribattezzati White Ukrainian e Black Ukrainian. Sì, esatto: ci stiamo bevendo il cervello. Sta di fatto però che in questa psicosi c'è cascata, con tutti i piedi, pure la tv. Ieri, per esempio, Il Fatto quotidiano si domandava che fine avesse fatto Marc Innaro ovvero il corrispondente dalla Russia del Tg1. Il nostro è italiano fin nel midollo ma ormai abita in Russia da anni e pare abbia finito per simpatizzare con il governo. Il polverone è nato quando, ospite sabato sera al Tg2Post, il giornalista ha dichiarato: «Gli europei scontano una totale assenza di memoria storica e di comprensione delle dinamiche più profonde che ha subìto la Russia nell'ultimo secolo e negli ultimi trent' anni», per poi aggiungere, «basta guardare la cartina geografica per rendersi conto che chi si è allargato negli ultimi trent' anni non è stata la Russia, ma è stata la Nato».

 

 

Una dichiarazione che non è piaciuta ai presenti ma soprattutto alla Rai che, a quanto pare, non passa più la linea a Innaro. O meglio. Lo avrebbe "esiliato" su RaiNews24, con cui continua a lavorare. Da qui il sospetto della epurazione come segno di solidarietà verso gli ucraini. Ma mica è finita qui. Ieri è scoppiato pure il caso Natalia Titova. Sì, l'ex ballerina di "Ballando con le stelle" che era praticamente ospite fissa da Serena Bortone, a "Oggi è un altro giorno". Appunto: "era". Come fanno notare i twittaroli, la nostra manca da alcune puntate, guarda caso proprio da quando il conflitto tra Russia e Ucraina si è inasprito.

 

 

Qualcuno addirittura fa notare che, al posto della russa Titova, ci sono molte donne ucraine. Da qui, il giallo con tanto di sospettata eccellente: la Bortone non vorrebbe Titova perché russa. In realtà la vicenda è molto più banale: contattata da Libero, Titova ha spiegato che la sua assenza «è legata a motivi personali: nessuno mi ha rimosso, semplicemente non riuscivo a essere in trasmissione per via di impegni privati. Tornerò prestissimo». Dunque nessuna cacciata: «Non penso proprio che il problema sia la mia origine russa: ormai sono 26 anni che vivo qui in Italia, sono molto più italiana che russa». Non ci sarebbe quindi alcun caso Titova ma solo una psicosi generale che trasforma le persone russe come sorvegliati speciali, anche quando non c'è nulla da indagare. Dateci retta: rilassiamoci perché la solidarietà con gli ucraini è tutta un'altra cosa. Putin è sicuramente un pazzo sanguinario ma qui si rischia di dare vita a una guerra all'untore... 

 

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