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Striscia la Notizia, Massimo D'Alema e le armi in Colombia? "Per 10mila euro...", l'intercettazione

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Il tentativo di vendita di armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D’Alema continua a tenere banco a Striscia la notizia. Il tg satirico, infatti, va avanti con la sua inchiesta. Sul tavolo ci sarebbe un affare da 4 miliardi con una commissione di 80 milioni di euro per i mediatori. L'inviato che se ne sta occupando, Pinuccio, ha fatto ascoltare un nuovo audio. Un audio nel quale si svela che l’affare avrebbe rischiato di saltare per il mancato rimborso spese di un viaggio: "Creare delle difficoltà rispetto all'obiettivo perché uno non ha avuto 10mila euro mi sembra stupido", avrebbe detto l’ex premier al telefono.

 

 

 

L’inviato di Striscia, insomma, continua a indagare. E sotto la sua lente ci finisce anche una comitiva pugliese che sarebbe coinvolta nell’affare: i broker Emanuele Caruso e Francesco Amato, i quali avrebbero falsificato dei documenti per avere referenze false, e Giancarlo Mazzotta, l’ex sindaco di Carmiano, comune sciolto per infiltrazioni mafiose, che invece nega di aver partecipato alle trattative. 

Qui il servizio di Striscia la Notizia sulle armi alla Colombia

 

 

 

Andando a verificare quanto detto da Mazzotta, Pinuccio ha fatto poi la cosiddetta “prova delle teste”. Una prova dalla quale sembrerebbe essere proprio lui il personaggio ripreso nello screenshot di una videochiamata con D’Alema.

 

 

 

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