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CartaBianca, Mauro Corona dopo Bucha: "Guerra nucleare? No, cosa mi spaventa di più"

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C'è qualcosa che spaventa Mauro Corona più della guerra nucleare, uno degli spauracchi che si sono riaffacciati sull'Occidente con la guerra in Ucraina. Lo scrittore, scultore e montanaro, ospite come da tradizione di Bianca Berlinguer a CartaBianca su Rai3, ha analizzato la situazione bellica da un punto di vista per così dire filosofico: "Il futuro è un tempo e in quel tempo dorme l’ignoto. Noi dobbiamo pensare a chi viene dopo di noi, invece siamo stati egoisti. E il nichilismo finisce per travolgerci…". 

 

 

 


A Kiev, come a Bucha o Mariupol, il tempo è sospeso, cancellato dagli orrori del conflitto e dell'eccidio di civili che ha sconvolto il mondo. E non sembra esserci un futuro, se non apocalittico. "Io non ho paura che sgancino le testate nucleari - riflette Corona, in collegamento con la Berlinguer -. Io sono molto preoccupato per l’aumento di tutto: benzina, gasolio, gas, elettricità che fa sì che non arrivino più le merci. Temo che vengano a mancare le derrate alimentari". Esattamente quello che ha previsto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky martedì pomeriggio, in video-collegamento con le Nazioni Unite. 

 

 

 

 

La guerra diplomatica dell'Occidente alla Russia, vista l'impossibilità di scendere con gli scarponi e i carri armati in Ucraina e fronteggiare Mosca in quella che diventerebbe la Terza guerra mondiale, passa inevitabilmente per le sanzioni. Con gravi conseguenze anche sulla stessa Europa e in Italia: "In politica serve carisma, purtroppo oggi ce n'è poco - ammette Corona -. E’ inutile battere i pugni, bisogna aiutare le persone povere. Oggi con tutti gli aumenti del gas, c’è chi non riesce a pagare la luce, tanto sono basse le pensioni". 
 

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